Lo stile cinematografico al centro del XIII Convegno Internazionale di Studi sul Cinema che si svolgerà dal 27 al 30 marzo presso l’ateneo di Udine, nella Sala Convegni di Palazzo Antonini, via Antonini 8, e nelle sale Colonne e Florio di Palazzo Florio, via Palladio 8. Il Convegno, oramai uno dei più importanti appuntamenti scientifici a livello internazionale tra quelli dedicati alla settima arte, è organizzato dal Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Udine, sotto la direzione scientifica del professor Leonardo Quaresima.
Che cosa è lo stile nel Cinema? potrebbe essere la domanda di partenza degli incontri e delle relazioni, ad opera come sempre dei massimi studiosi ed esperti di cinema provenienti da ogni nazione del mondo. Tra questi, nomi quali François Albera, Renato Barilli, Francesco Casetti, André Gaudreault, François Jost, Michele Lagny, Giuliana Muscio, Natalia Noussinova, Pierre Sorlin, ecc. ecc.
In effetti nessuno ha mai stabilito cosa sia “lo stile” in maniera organica, tanto che rimane un concetto ancora nebuloso. E questo è vero soprattutto in un ambito, come quello cinematografico, in cui pur abbondano i riferimenti generici allo stile di un periodo, di una scuola o di un movimento, ecc.. il Convegno propone, programmaticamente, di accantonare l’ambito degli “stili d’autore” e di spostare l’attenzione dalla dimensione individuale a quella dei macrosistemi.
Grandi pensatori si sono occupati dello stile in senso epistemologico, ma con pareri discordanti: se per Roland Barthes lo stile è antecedente a qualsiasi problematica del linguaggio, tanto da costituirsi addirittura come realtà biologica, per Susan Sontag esso diventa visibile nei lavori artistici quando si identifica con le dimensioni di eccesso e di stilizzazione. Partendo dalle origini del cinema, come è tradizione del Convegno, per arrivare ai nuovi percorsi suggeriti dal panorama internazionale, si sente il bisogno di analizzare i film sul piano culturale, testuale e produttivo, per la definizione di “stile” in campo cinematografico. Si cercherà, lungo le quattro giornate, di rispondere ai non pochi interrogativi legati allo stile ed alle sue occorrenze nel cinema, indagando la possibilità che il concetto si ponga, metodologicamente, come una sorta di “luogo”, un campo di negoziazione per tutti gli aspetti citati e per la stessa fruizione, che cioè anche lo spettatore contribuisca significativamente alla costruzione degli stili. Quali rapporti inoltre ci sono tra stile e nuove tecnologie? Come lo stile si lega alle varie culture nazionali? Un’area particolarmente interessante di interventi sarà rappresentata dai rapporti tra il cinema e le altre arti, tra il cinema e i nuovi media. Spot, videoclip e forme brevi hanno infatti contribuito a ridisegnare i contorni della mediazione cinematografica, mettendone in discussione, nei casi più estremi, le regole del suo stesso dispositivo.
Nel corso del Convegno sarà assegnato il IV Premio “Limina-Carnica” per i migliori libri italiani e internazionali di cinema pubblicati nel 2005, e verrà presentata la collana “Cinema/Tecnologia” (giovedì 30); saranno presentati l’undicesimo numero della rivista “Cinergie. Il cinema e le altre arti” (lunedì 27) e i numeri 552 e 553 della rivista “Bianco & Nero” (giovedì 30)
Come sempre, alle relazioni seguirà un programma di proiezioni ad ingresso gratuito, in collaborazione con il Centro Espressioni Cinematografiche (CEC) di Udine, presso il Cinema Visionario di via Asquini 33, a Udine. Le proiezioni si terranno lunedì 27 (serata dedicata all’Esotismo), martedì 28 (Modernismo e Anni '30) e mercoledì 29 marzo (Realta' o Stile?), con inizio alle re 21:00.
(Alessandro Acquarone)