Venerdì 10 marzo alle 10.30 a Palazzo Montereale Mantica

A Dedica appuntamento con le ricerche dell'ateneo friulano con l'India

Anita Desai incontra studenti e studiosi
delle università italiane

        Tra i tanti appuntamenti di “Dedica” - la manifestazione di respiro internazionale, organizzata dall’Associazione culturale Thesis – va segnalata la giornata di studio con la scrittrice Anita Desai in cartellone venerdì 10 marzo alle 10.30 a palazzo Montereale Mantica, intitolata “Passaggi tra est e ovest. Un doppio sguardo” e realizzata in collaborazione e con il patrocinio dell’Università di Udine. Nell’occasione interverrà Antonella Riem, docente e direttore vicario del Dipartimento di lingue e letterature germaniche e romanze dell’ateneo friulano e autrice di diversi saggi in inglese, tra cui The One Life. Coleridge and Hinduism, importante monografia (India, Rawat 2005) che studia le intersezioni di codici linguistici e culturali fra Coleridge e l’Oriente, attraverso le prime traduzione dei testi sacri dell’Induismo. 

        L’intervento di Riem incentrato sulla figura della Dea nel romanzo di Anita Desai Baumgartner's Bombay (Notte di nebbia a Bombay) è in stretto collegamento con le ricerche che l’Università di Udine sta portando avanti all’interno del progetto Interlink. In particolare, la professoressa Riem è impegnata sullo studio di modelli di partnership nelle letterature in lingua inglese. I suoi studi - a cui partecipano, fra gli altri, Stefano Mercanti, assegnista di ricerca dell’Università di Udine, e le studiose indiane Saumitra Chakravarty e Vimala Rama Rao, docenti della Bangalore University - hanno potuto beneficiare dei fondi della University Grant Commission dell’Università di Bangalore. 

        «Partendo dalle più recenti analisi critiche – fa sapere la docente – la ricerca si propone di individuare un filo comune nel tessuto delle letterature in lingua inglese, con particolare attenzione alle diverse figure, agli archetipi e i miti del sacro femminile». Il progetto, lo ricordiamo, è parte integrante di un lavoro di ricerca internazionale che coinvolge le Università di Udine e Lecce, l’Università di Bangalore (India) e il Centre for Partnership Studies (California), da cui sono scaturite le pubblicazioni di diversi saggi che hanno riscosso un successo internazionale. «L’obiettivo principale e innovativo della ricerca – ha chiarito Antonella Riem – è quello riformulare la nostra visione della cultura, come ‘insieme’ di lingue, civiltà e culture che producono valore, non soltanto in termini economici, ma soprattutto da un punto di vista umano». 

        L’appuntamento al Palazzo Mantica ha lo stesso spirito dell’attività di ricerca di Riem, vuole essere, difatti, una sorta di incontro dove docenti, studiosi, dottorandi e studenti possono confrontarsi e discutere su temi relativi alle letterature post coloniali e alle tematiche ad esse collegate. Una sorta di “gharanà” che in urdu significa “bottega d’artista”, un luogo in cui si dialoga e si apprende l’arte del ‘fare’. Si incontreranno, in questo momento di intenso scambio culturale, oltre alla scrittrice Desai, la curatrice e traduttrice delle sue opere per l’Einaudi, Anna Nadotti e ad Antonella Riem, Silvia Albertazzi (Università di Bologna), Shaul Bassi (Università di Venezia), Lidia Curti (Università di Napoli), Liliana Ellena (Università di Torino), Alessandro Grossato (Università di Perugia), Paola Splendore (Università di Roma). Saranno anche presenti i dottorandi del XXI ciclo "Scienze Linguistiche e Letterarie", coordinato dalla docente Maria Amalia D'Aronco, e gli studenti delle lauree specialistiche della Facoltà di Lingue

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