11 febbraio 2006
L’inaugurazione si terrà il 14 febbraio alle 12
Per l'Ateneo di Udine nuove aule allo Stella matutina
Grazie al contributo del Consorzio universitario e della Cciaa
Il futuro campus dell’Ateneo di Udine a Gorizia inizia a prendere forma. Martedì 14 febbraio alle 12, infatti, in via Nizza 36 nel capoluogo isontino, verranno inaugurate le cinque nuove aule ricavate nel complesso dello Stella Matutina gestito dai gesuiti, per un totale di quasi 300 posti. Al taglio del nastro sarà presente il prorettore dell’Università friulana Maria Amalia D’Aronco, assieme al direttore del Centro polifunzionale goriziano Mauro Pascolini e a Nicolò Fornasir, presidente del consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia, che ha curato la “regia” del percorso che porterà alla formazione della futura cittadella accademica. All’inaugurazione interverranno anche il sindaco di Gorizia, Vittorio Brancati, il presidente della Provincia di Gorizia, Giorgio Brandolin, il presidente della Camera di commercio di Gorizia Emilio Sgarlata e il presidente della Fondazione Carigo Franco Obizzi, oltre ad una delegazione della Compagnia di Gesù.
Fondamentale per il raggiungimento di questo primo obiettivo, oltre al contributo del Consorzio goriziano, è stato il cospicuo sostegno finanziario della Camera di commercio di Gorizia, che, come ha ricordato il presidente del Consorzio Nicolò Fornasir, «attraverso un congruo impiego delle risorse del Fondo Gorizia, ha reso possibili gli investimenti per il completo e funzionale arredo dei locali». Come sottolinea il direttore del Cego Mauro Pascolini: «grazie a queste nuove aule finalmente gli studenti avranno a disposizione spazi più adeguati per la didattica, luminosi, in un ambiente già finalizzato ad attività di tipo culturale». Un tassello in più verso il futuro campus che si aggiunge al primo passo compiuto dall’Ateneo quest’estate, quando – come ricordò il rettore durante l’inaugurazione dell’anno accademico – acquisì i 2400 metri quadri della Stella Matutina, comprensivi dell’ex cinema. A completare la cittadella degli studi saranno l’area dell’ex Locchi, messa a disposizione da subito dal Comune, fra un anno l’ex Casa Lenassi, destinata al nuovo dipartimento di Scienze della comunicazione, l’aula magna dell’Iti Galilei e, tra due anni, il complesso di Santa Chiara, che sarà sede del Dams.
Fondamentale per il raggiungimento di questo primo obiettivo, oltre al contributo del Consorzio goriziano, è stato il cospicuo sostegno finanziario della Camera di commercio di Gorizia, che, come ha ricordato il presidente del Consorzio Nicolò Fornasir, «attraverso un congruo impiego delle risorse del Fondo Gorizia, ha reso possibili gli investimenti per il completo e funzionale arredo dei locali». Come sottolinea il direttore del Cego Mauro Pascolini: «grazie a queste nuove aule finalmente gli studenti avranno a disposizione spazi più adeguati per la didattica, luminosi, in un ambiente già finalizzato ad attività di tipo culturale». Un tassello in più verso il futuro campus che si aggiunge al primo passo compiuto dall’Ateneo quest’estate, quando – come ricordò il rettore durante l’inaugurazione dell’anno accademico – acquisì i 2400 metri quadri della Stella Matutina, comprensivi dell’ex cinema. A completare la cittadella degli studi saranno l’area dell’ex Locchi, messa a disposizione da subito dal Comune, fra un anno l’ex Casa Lenassi, destinata al nuovo dipartimento di Scienze della comunicazione, l’aula magna dell’Iti Galilei e, tra due anni, il complesso di Santa Chiara, che sarà sede del Dams.