9 novembre 2006
Sui 4mila metri quadri totali sorgerà un complesso da 2,8 milioni
Campus goriziano, l'Ateneo di Udine acquisisce parte dello Stella Matutina
Siglato il contratto preliminare. A breve il Comune cederà l’ex Locchi
Campus universitario goriziano sempre più vicino alla posa della prima pietra. Venerdì 10 novembre l’Università di Udine siglerà con la Provincia Veneta della Compagnia di Gesù il contratto preliminare per acquisire, ad un importo di 600mila euro, una porzione di circa 2mila 500 metri quadri del complesso ex Stella Matutina di Via Nizza 36. Un passo fondamentale per la costruzione della futura cittadella dell’ateneo friulano a Gorizia, cui, a breve, si aggiungerà un secondo tassello. Nel giro delle prossime settimane, infatti, l’Università di Udine conta di stipulare un analogo atto anche con il Comune di Gorizia per l’acquisto (al prezzo di 240mila euro) dell’area su cui sorge l’ex scuola Locchi in Via Margotti 10. Circa 1.500 metri quadri utili che, aggiunti ai 2.500 dell’ex Stella Matutina, consentiranno di ottenere un lotto di circa quattromila metri quadri, su cui l’ateneo friulano intende realizzare, con un intervento da 2,8 milioni di euro, il nuovo edificio per la didattica universitaria che dovrebbe dare risposta a medio termine alle esigenze del polo goriziano. La progettazione preliminare è stata commissionata dall’Università, previo esperimento di gara ufficiosa, ad un’associazione temporanea di professionisti con capogruppo il Consorzio Leonardo di Modena. Il complesso comprenderà tre aule da 100/150 posti, alcuni laboratori informatici da 40 posti ciascuno, nonché ulteriori aule della capienza di 50/80 posti. Il rettore Furio Honsell esprime tutta la sua soddisfazione, «perché ai programmi, finalmente, adesso seguono i fatti che irrobustiscono ulteriormente la presenza dell’Università di Udine a Gorizia e rendono ancora più efficace la nostra azione di didattica e di ricerca». In questo modo, gli fa eco il presidente del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario goriziano, Nicolò Fornasir, «contribuiamo ad ancorare l’ateneo al territorio».
Il progetto preliminare, che è ormai in fase avanzata di stesura e sarà consegnato in tempi brevi all’Università, sarà redatto dal gruppo di progettazione costituito dall’ingegner Gaetano Miccichè di Ancona, capogruppo, dall’architetto Carlo Mezzetti di Roma e dall’ingegner Giovanni Uguccioni di Ancona, partecipanti al raggruppamento di professionisti dell’Ati. Questa prima fase di progettazione non impegnerà tutta l’area, che garantisce un’ulteriore potenzialità edificatoria, che potrà essere utilizzata per successivi ampliamenti. L’intero intervento sarà possibile grazie al contributo triennale della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia (150mila euro per 3 anni) per complessivi 450mila euro ed al finanziamento regionale di 300mila euro all’anno per 15 anni, concesso inizialmente al Consorzio Universitario di Gorizia, che l’ha girato all’Università di Udine per la realizzazione del nuovo complesso. Il contributo della Regione ha consentito all’ateneo friulano di stipulare un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, che garantirà un capitale di 3.324.169,70 euro: 949mila 200 euro sono stati destinati all’acquisto delle aree, mentre 2 milioni 825mila serviranno a realizzare il nuovo edificio per la didattica. Di questi, 2 milioni e 261mila euro saranno investiti per i lavori a base d’asta e per gli oneri della sicurezza