I vincitori parteciperanno alla finalissima a Padova

Start Cup udine 2005: primo premio al vaccino contro i linfomi

Secondo il sistema per potenziare le antenne radio,
terzo il test anti trombosi

        Un sistema di produzione di “vaccini paziente-specifici” da impiegare nel trattamento dei linfomi non-Hodgkin, tumori spesso incurabili: è il progetto messo a punto da Seromox, il gruppo internazionale di esperti che ha vinto, aggiudicandosi i 15 mila euro in palio, Start Cup Udine 2005, la competizione fra idee imprenditoriali promossa dalla fondazione Crup e dall’università di Udine. I vincitori sono stati premiati al Parco scientifico Luigi Danieli, alla presenza del rettore Furio Honsell, del presidente della Fondazione Crup Silvano Antonimi Canterin e del direttore del premio Guido Nassimbeni, da tre nomi noti dell’imprenditoria friulana, che sono stati laureati ad honorem dell’università di Udine: Marco Fantoni, Lelio Palazzetti e Andrea Pittini. Il sistema proposto da Seromox colpisce selettivamente le cellule tumorali presenti nell’organismo preservando quelle sane. Per la creazione del vaccino vengono utilizzate le foglie di una particolare pianta di tabacco utilizzata in ambito biomolecolare. Fanno parte di Seromox, il genetista vegetale Stefano Marchetti, docente alla facoltà di Agraria dell’università di Udine, il ricercatore Mark Tepfer, di origine americana ma residente a Treviso dove lavora presso il Centro di ingegneria genetica e biotecnologica (Icgeb), l’inglese Jeremy Thompson, ricercatore alla Cornell University negli Usa, il medico ematologo Francesco Zaja, ricercatore presso la clinica di Ematologia del Policlinico universitario di Udine, la dottoranda Elena Venturin, e le due ricercatrici Francesca De Amicis e Tamara Patti della Transactiva srl.
 
            Al secondo posto è arrivato Mps Wireless. Il gruppo, che si è aggiudicato un riconoscimento di 10 mila euro, ha progettato una tecnica che migliora le prestazioni delle antenne delle stazioni radio base per la telefonia cellulare. La nuova tecnica potenzia il funzionamento delle antenne e, nel contempo, diminuisce le dimensioni dei pannelli sui quali vengono appoggiate riducendo così l’impatto visivo della struttura. L’equipe, giovane ma già con una grande esperienza nella ricerca e in campo lavorativo è formato da Michele Midrio, docente di Campi elettromagnetici alla facoltà di Ingegneria dell’ateneo friulano, Mattia Pascolini, capo della divisione antenne del centro ricerche della Motorola a Londra, Seppo Saario, dalla doppia cittadinanza finlandese e australiano, ricercatore della Antenova limited, azienda di antenne per la telefonia mobile a Cambridge, Giulia Gerarduzzi, laureanda del corso di laurea in Ingegneria gestionale all’università di Udine, che si è occupata del business plan.
 
            Terzo posto, e premio di 5 mila euro, per il dispositivo anti trombosi ideato dal gruppo pordenonese Smart Clot composto da docenti universitari, imprenditori e medici. Il team ha ideato una apparecchiatura, denominata appunto Smart Clot, capace di monitorare e prevenire il processo di formazione del trombo (il coagulo di sangue che, occludendo il vaso, impedisce la circolazione sanguigna) e il conseguente infarto. Lo strumento è utilizzabile sia nelle sale operatorie degli ospedali sia nei laboratori di analisi. L’obiettivo è quello di arrivare alla sua commercializzazione entro il 2007. Smart Clot è formato dai medici del Cro di Aviano Luigi De Marco, Mario Mazzuccato, Mariagrazia Michieli e Agostino Steffan; da Daniela Damiani, docente di Malattie del sangue alla facoltà di Medicina dell’università di Udine; da Paolo Canu, docente all’università di Padova, dagli imprenditori Patrizio Bortolus (Saratoga spa), Carlo De Franceschi (Friulana oli spa) e Raul Petrini (Ationet srl e Santin & associati srl), e dal consulente aziendale, Andrea Malacart.
 
            I vincitori parteciperanno, insieme ad altri 36 progetti finalisti, al Premio nazionale per l’innovazione, che si svolgerà all’università di Padova, organizzatrice dell’edizione 2005, venerdì 16 dicembre. Il premio è la prima competizione nazionale fra progetti d’impresa nati nell’ambito di università e politecnici, selezionati attraverso concorsi locali. Una “Coppa dei campioni universitaria” tra le idee imprenditoriali più innovative. Il premio si propone di sostenere la nascita di aziende ad alto contenuto di innovazione, diffondendo la cultura di impresa negli ambienti scientifici ed accademici e creando importanti opportunità di collegamento con il mondo produttivo e della finanza.
 
            Istituito nel 2003 per iniziativa di cinque università, il premio, giunto alla terza edizione, vede oggi la partecipazione di 15 atenei, raggruppati in 12 Start Cup: Bologna, Catania, Milano, Modena–Reggio Emilia, Napoli, Palermo, Perugia, Pisa, Roma, Torino–Piemonte, Trieste, Udine, Veneto. Il premio è promosso dall’Associazione italiana degli incubatori universitari–Pni Cube, in collaborazione con i Giovani imprenditori di Confindustria. Si avvale dei patrocini della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), dell’Associazione italiana del private equity e venture capital (Aifi), del ministero per l’Innovazione e le tecnologie, del ministero delle Attività produttive e del ministero dell’Istruzione, università e ricerca. Sponsor 2005: la Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Sviluppo Italia e Quantica SGR.

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