14 settembre 2005
Sabato 17 settembre a Budoia
Biomasse: seminario internazionale
Relatore Gioacchino Nardin,
docente all’università di Udine
Rispettare l’ambiente, usando in modo intelligente l’energia a costi contenuti. Questa la formula che sta alla base dell’inevitabile dibattito che avverrà in corrispondenza del seminario internazionale di Budoia che ha come titolo “Il bosco e la sua energia, uso corretto delle biomasse legnose” e che si svolgerà sabato 17 dalle 9 alle 17 dove ha luogo la festa dei funghi. Uno dei relatori principali sarà Gioacchino Nardin, professore straordinario di Impianti industriali meccanici della facoltà di Ingegneria dell’università di Udine per dieci anni docente nella sede pordenonese. L’incontro è stato organizzato dal Comune di Budoia e dalla Regione Friuli Venezia Giulia,
«E’ necessario – spiega Nardin, professore straordinario di Impianti industriali meccanici della facoltà di Ingegneria dell’università friulana e per dieci anni docente nella sede pordenonese – sfruttare il bosco senza depauperarlo, come avviene in altre realtà. Ad esempio nella vicina Austria, 280 sono gli impianti di teleriscaldamento, 80 solo in Carinzia. In Italia il passaggio alle biomasse avviene lentamente e per ora solamente nelle regioni più piccole e dinamiche, come il Trentino. Gli impianti che sfruttano le biomasse faticano a decollare in regione, nonostante tali progetti diventino sempre più convenienti, visti gli alti costi dell’energia tradizionale. Le aziende del Mobile potrebbero produrre calore ed energia elettrica in autonomia, senza prelevarla dalla rete elettrica nazionale, risparmiando, riducendo i consumi e l’inquinamento, migliorando i rendimenti energetici».
Il professor Nardin, assieme ad altri studiosi, ha recentemente elaborato un progetto, finanziato dalla Regione, che si prefigge di utilizzare le biomasse prodotte dalle industrie del legno, utilizzando le attuali caldaie per alimentare macchine a produzione di energia elettrica attraverso una tecnologia innovativa, denominata Organic rankine cicle (Orc).
«E’ necessario – spiega Nardin, professore straordinario di Impianti industriali meccanici della facoltà di Ingegneria dell’università friulana e per dieci anni docente nella sede pordenonese – sfruttare il bosco senza depauperarlo, come avviene in altre realtà. Ad esempio nella vicina Austria, 280 sono gli impianti di teleriscaldamento, 80 solo in Carinzia. In Italia il passaggio alle biomasse avviene lentamente e per ora solamente nelle regioni più piccole e dinamiche, come il Trentino. Gli impianti che sfruttano le biomasse faticano a decollare in regione, nonostante tali progetti diventino sempre più convenienti, visti gli alti costi dell’energia tradizionale. Le aziende del Mobile potrebbero produrre calore ed energia elettrica in autonomia, senza prelevarla dalla rete elettrica nazionale, risparmiando, riducendo i consumi e l’inquinamento, migliorando i rendimenti energetici».
Il professor Nardin, assieme ad altri studiosi, ha recentemente elaborato un progetto, finanziato dalla Regione, che si prefigge di utilizzare le biomasse prodotte dalle industrie del legno, utilizzando le attuali caldaie per alimentare macchine a produzione di energia elettrica attraverso una tecnologia innovativa, denominata Organic rankine cicle (Orc).