Successo per le celebrazioni del ventennale
Facoltà di Economia culla dei manager friulani
Honsell: “Ha saputo conoscere il territorio e innovarlo”
“Nel rapporto fra università e impresa c’è stato un cambiamento forte e fino a pochi anni fa impensabile – ha detto Marina Pittini, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria – segno che questo ponte fra accademia e impresa si è davvero realizzato”. Un ponte che ha reso questa facoltà – una delle 49 in Italia che ha laureato fino ad oggi 3.968 giovani - “speciale”, come ha evidenziato Furio Honsell, soprattutto in quanto ha avuto “la capacità di conoscere il contesto territoriale in cui era inserita e saperlo innovare, interpretando così pienamente lo spirito dell’intera università e realizzando una perfetta rampa di decollo per i prossimi 20 anni”. “La facoltà di Economia è riuscita a creare la classe manageriale da inserire nel mondo dell’impresa – ha sottolineato Adalberto Valduga, presidente della Camera di commercio di Udine – ha permesso lo sviluppo delle aziende e ha portato nei giovani la cultura d’impresa. L’auspicio è che ora porti nelle nuove generazioni anche la cultura dell’impegno, indispensabile per mantenere il livello di benessere che la società ha raggiunto”.
Ma c’è un’ulteriore capacità ad essere riconosciuta a questa facoltà, come ha evidenziato il sindaco di Udine, Sergio Cecotti: “Ha saputo portare l’elemento della strategia d’impresa nei settori scientifici e tecnologici, creando quell’integrazione perfetta che ha permesso a Udine di conquistare il premio nazionale dell’innovazione per ben due volte”. Tra i tanti successi della facoltà, elencati dal rettore Honsell e dal preside Flavio Pressacco, infatti, c’è quello di essere stato “l’incubatore” di Start Cup. “Il rischio di un’università giovane – ha sottolineato Honsell – è quello di rimanere un’università generica. Per questo è importante trovare modi per essere innovativi. La facoltà di Economia lo ha saputo fare ed è stata di stimolo anche per le altre”.
Ai saluti delle autorità sono seguite le testimonianze dei rettori del passato: Franco Frilli, “rettore dei nostri anni eroici”, come lo ha definito Pressacco e Marzio Strassoldo, “testimone privilegiato” che ha parlato in veste di presidente della Provincia, di ex rettore e di docente della facoltà di Economia: “Molti nostri laureati sono andati lontano, ma molti sono rimasti e attualmente occupano posizioni di rilievo. Abbiamo vinto la scommessa con chi riteneva che a Udine dovessero venir formati buoni tecnici, periti e ragionieri ma non dovesse nascere un’università”.
I lavori sono proseguiti con le relazioni di due fra i maggiori economisti italiani, già docenti presso la facoltà di Economia friulana: Patrizio Bianchi, rettore dell’università di Ferrara, ed Enzo Rullani, ordinario di Strategia d’impresa all’università Ca’ Foscari di Venezia e con l’intervento del presidente della conferenza dei presidi delle facoltà italiane di Economia, Alberto Guenzi. Infine, la giornata si è chiusa con le testimonianze dei membri dei comitati ordinatori della facoltà, dei docenti di ieri e di oggi, dei laureati honoris causa e di quelli stranieri, degli esponenti delle associazioni dei laureati Aule e Aiesec, dei rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo e con la tavola rotonda sulla “Cooperazione e competizione nella formazione avanzata” moderata da Giorgio Dominese a cui hanno partecipato i rappresentanti delle università di Udine, Trieste, Padova, Venezia, Klagenfurt, Koper, Zagabria e della London School of Economics.