18 giugno 2005
Salgono a 22 i prof. che fanno ricerca nel campus della Destra Tagliamento
Cresce la comunità accademica residente a Pordenone
Arrivano 5 nuovi docenti incardinati
L’Università di Udine ampia la comunità accademica residente legata ai corsi di laurea attivati sul territorio pordenonese nella sede del Consorzio universitario con ben cinque nuovi docenti incardinati. Si tratta di due docenti afferenti al corso di laurea in Ingegneria meccanica, altrettanti a Scienze e tecnologie multimediali e un docente che insegna a Economia aziendale. Damiana Chinese è coinvolta nell’insegnamento di impianti industriali, Vanni Zanotto alla meccanica applicata alle macchine, mentre Rodolfo Zucco si occuperà dal prossimo anno accademico di linguistica italiana; Maria Bortoluzzi insegnerà lingue e traduzioni e Daniel Pittino è il docente che già si occupa di organizzazione aziendale. Tutti e cinque i docenti che si aggiungono ai 17 già incardinati negli anni passati, sono impegnati in progetti di ricerca dell’ateneo friulano.
“I cinque incardinamenti su Pordenone – dichiara il direttore del Centro polifunzionale di Pordenone, Pier Carlo Craighero – danno l’esatta misura di quanto l’Università di Udine si stia impegnando sul territorio, creando aspettative per le famiglie che potranno contare su una didattica, seria, continua e portata ai massimi livelli, come del resto per le istituzioni e il mondo imprenditoriale che avrà modo di testare la qualità della nostra ricerca competitiva nel settore industriale-meccanico e in specie nell’ambito dell’automazione”.
Il direttore del Cepo, inoltre, conferma l’andamento positivo del corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali e il potenziamento della laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media che sta sempre più coinvolgendo le aziende della comunicazione del pordenonese e del vicino Veneto. “Nel compiacermi dei nuovi incardinamenti e del trend positivo dell’ateneo friulano a Pordenone – precisa il professor Craighero – auspico che risposte attive e propositive vengano pure, come è sempre stato e in particolar modo nell’ultima fase direzionale, da parte del Consorzio universitario al fine di poter avviare e sostenere nuovi progetti e strutture per la ricerca”.