Appuntamento venerdì 27 maggio al Campus dei Rizzi
Brevetti e software: tutela o freno dell'innovazione?
Rischi per le Pmi operanti nell’Information technology,
alla luce della proposta nuova direttiva europea
«L’obiettivo dichiarato della nuova direttiva – spiega Marino Miculan, docente di Informatica all’università di Udine e direttore vicario del dipartimento di Matematica e informatica - è garantire nell’Unione Europea la protezione effettiva, trasparente e armonizzata del software. Ma, secondo i suoi oppositori, essa consegnerà il mercato alle grandi corporazioni multinazionali, stroncando di fatto gli sviluppatori indipendenti e le piccole e medie imprese che lavorano nell’Information technology e impedendo la ricerca libera nel settore». Non solo. «La direttiva – continua Miculan – appare anche in evidente contrasto con la convenzione europea dei brevetti, che impedisce che un programma, una teoria matematica o un’idea astratta possano essere brevettati».
La conferenza, rivolta all’industria regionale operante nel settore dell’Information Technology e nei settori connessi, al personale universitario docente e amministrativo e agli studenti, intende informare e sensibilizzare sulle problematiche e sulle opportunità connesse ai brevetti software. Verranno in particolare affrontate le problematiche generali relative alla tutela del software, la situazione giuridica attuale in Italia, Europa e Stati uniti, le conseguenze di un regime di brevettabilità del software come previsto dalla direttiva in nuce, sull’attività di ricerca, di produzione e di utilizzo del software, le possibili proposte di emendamenti alla direttiva europea.
Fabrizio Veutro (università di Milano) evidenzierà le procedure che dovranno essere adottate dalle imprese al fine di rispettare l’ipotetica nuova normativa ed eventualmente per richiedere brevetti dei propri prodotti. Carlo Daffara di Conecta srl si soffermerà sugli effetti economici e produttivi che la normativa proposta avrebbe sulle piccole e medie aziende. Alessandro Rubini, sviluppatore di software libero, tra cui Linux, descriverà le ripercussioni su progetti di sviluppo di software. Infine, Stefano Maffulli della Free software foundation esporrà le motivazioni dell’opposizione alla nuova normativa in discussione e discuterà gli emendamenti necessari da applicare alla proposta in esame.