Appuntamento mercoledì 27 aprile all’Azienda Agraria
Brevetti nel settore agroalimentare, il punto in Ateneo
A Udine anche due seminari sulla proprietà
intellettuale nel campo
delle biotecnologie e del software
Il più tradizionale e antico dei sistemi produttivi, le cui origini rappresentano la nascita stessa della civiltà, oggi è profondamente intriso di tecnologia e bisognoso di innovazione. Affinché l’innovazione possa garantire il vantaggio competitivo delle aziende e delle produzioni, «è importante – dicono i promotori della conferenza – che conoscenze e trovati innovativi siano tutelati con gli strumenti della proprietà industriale, che non sottraggono necessariamente le conoscenze al pubblico dominio. Il brevetto, infatti, rappresenta una particolare forma di pubblicazione, che pone sulle conoscenze tutelate diritti che portano vantaggi economici all’impresa che li sfrutta, al ricercatore o all’ente che li detiene e all’intero sistema economico».
Nel campo della valorizzazione dei risultati della ricerca attraverso gli strumenti del trasferimento tecnologico, la tutela e la gestione dei diritti di proprietà industriale e la costituzione di società spin-off, l’università di Udine è in prima fila e partecipa al Network per la valorizzazione della ricerca universitaria (www.netval.it). Si tratta di una rete costituita da oltre 40 atenei italiani, il cui scopo è dare omogeneità ai principi e alle attività in materia di brevettazione, trasferimento tecnologico e costituzione di spin-off. In questa prospettiva è stata avviata sin dal 2003 una serie di iniziative di formazione per il personale che nelle università e negli enti pubblici di ricerca si occupa di queste tematiche. Dei sei seminari specialistici del piano formativo 2004-2005, due saranno ospitati dall’università di Udine giovedì 28 e venerdì 29 aprile. Il primo seminario tratterà del brevetto come mezzo di tutela delle invenzioni biotecnologiche, il secondo affronterà il problematico tema della tutela del software.