Docente alla facoltà di Scienze dell’ateneo friulano

Interazione uomo-macchina: Luca Chittaro presidente degli esperti italiani

Ha fondato il primo laboratorio italiano di HCI

        E’ stato uno dei primi docenti universitari in Italia ad insegnare Interazione uomo-macchina (Hci), la disciplina che si occupa di realtà virtuale, sistemi tridimensionali interattivi, dispositivi e servizi mobili e wireless. Nel 1998 ha fondato il Laboratorio di Interazione uomo-macchina presso il dipartimento di Matematica e informatica dell’Università di Udine, la prima struttura di ricerca nel nostro Paese specificamente dedicata alla materia. Ora, il professor Luca Chittaro, docente della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’ateneo friulano, è stato eletto presidente dell’Associazione italiana di interesse sull'interazione uomo-calcolatore (SIGCHI-Italy, http://hcilab.uniud.it/sigchi) che riunisce oltre 200 ricercatori del settore pubblico e di quello privato operanti in questo ambito. Il sodalizio, nato nel 1996, fa parte dell’associazione mondiale dei ricercatori Hci (ACM SIGCHI). 

        L’Interazione uomo-macchina studia tutti gli aspetti riguardanti le relazioni tra le persone che usano strumenti tecnologici e le modalità con cui questi vengono adoperati. Obiettivi principali: una migliore progettazione delle interfacce fra utenti e strumenti tecnologici per salvaguardare e garantire il rispetto delle capacità e dei limiti cognitivi e fisiologici dell’uomo, e la ricerca su come le macchine potranno e dovranno interagire con le persone. Dal punto di vista industriale e commerciale, saper individuare le modalità d’uso più facili ed efficaci per l’utente di un prodotto tecnologico dà un vantaggio competitivo dal quale può dipendere fortemente il successo del prodotto sul mercato. Ad esempio, telefonini, siti web o applicazioni per personal computer. L’Hci, inoltre, ha grande rilevanza in quei settori dove è importante prevenire errori umani nell’uso di strumenti tecnologici onde evitare conseguenze catastrofiche: computer di bordo di aerei e mezzi di trasporto, apparecchiature ospedaliere, sistemi di controllo di centrali nucleari.

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