Il Dams dell'Ateneo friulano approda nell'Olimpo del "Cinema ritrovato". E da protagonista di primissimo piano. Merito del lavoro del laboratorio di restauro del film "La Camera ottica" del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università di Udine (sede di Gorizia), che ha messo a segno un primato nazionale in ambito accademico, restaurando (era la prima volta in assoluto per un’università italiana) uno dei primissimi film sonori italiani. Si tratta dell’edizione inglese di "Il Natale di Bebé" di Carlo Campogalliani, che, rimesso a nuovo dagli esperti del Dams, nel pomeriggio di domani, martedì 6 luglio, sarà presentato in prima mondiale al festival internazionale del Cinema ritrovato di Bologna, uno dei più importanti festival al mondo nel settore, che ospita studiosi, specialisti e appassionati provenienti da tutto il globo. Per capire il tiro, basti pensare che la pellicola restaurata dal Dams dell'Ateneo friulano dividerà lo schermo del festival con film che hanno fatto epoca, come le splendide edizioni di "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick (in 70mm) e di "Prima della rivoluzione" di Bernardo Bertolucci. Se l'Ateneo è riuscito in una tale impresa il merito è tutto dell’alto livello raggiunto dalla formazione specializzata e dalla ricerca teorica e applicativa svolta dall’indirizzo di conservazione e restauro cinematografico del Dams dell'Università di Udine.
I partecipanti al progetto dell'Ateneo friulano già oggi, lunedì 5 luglio, sono stati ospiti ufficiali della prestigiosa rassegna, per una giornata progettuale e di proiezioni dedicate. L’eccezionale restauro de "Il Natale di bebé", per difficoltà di realizzazione, per importanza storica e scientifica è stato eseguito in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna e il laboratorio "L’immagine ritrovata" partendo da un nitrato positivo conservato a Londra. Al Festival di Bologna l'Università di Udine, grazie all'opera del team "La Camera ottica" (che vede come responsabile scientifico il prof. Leonardo Quaresima, come responsabile tecnico Gianandrea Sasso e nel ruolo di coordinatore dei progetti di restauro e di conservazione Simone Venturini), sarà presente anche con altri lavori di restauro cinematografico.