L’Università di Udine smentisce le affermazioni del Rettore dell’Università di Trieste Domenico Romeo

Università e numeri, il Ministero ha approvato 17 progetti nazionali a coordinamento friulano

Ponendo così l’Ateneo di Udine
al secondo posto nel Nordest e al 15° in Italia

        Udine è il secondo ateneo del Nordest per numero di progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (i cosiddetti Prin) di cui l’ateneo friulano è capofila e che sono stati finanziati dal Miur nel 2003: sono questi i numeri riferiti dal Rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell, durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2003-2004. Numeri pubblicati sul sito internet del ministero e accessibili a tutti all’indirizzo www.miur.it. Numeri presenti nella relazione del Rettore, che tutti possono leggere sul sito internet dell’ateneo friulano all’indirizzo www.uniud.it. Numeri portati a conoscenza di tutti i presenti all’inaugurazione dell’anno accademico non soltanto attraverso le parole del Rettore, ma anche attraverso una sintesi scritta, che è stata consegnata alle autorità e ai presenti prima dell’inizio della cerimonia, in modo da agevolare l’ascolto della relazione del Rettore.
 
        Stupiscono e rammaricano, dunque, le affermazioni del rettore dell’Università di Trieste, Domenico Romeo, apparse nell’articolo su “il Piccolo” del 20 febbraio a firma g.p., in cui si legge che il rettore Furio Honsell avrebbe dichiarato durante l’inaugurazione dell’anno accademico, “basandosi sui dati relativi ai brevetti e alla raccolta di progetti anche altrui che l’università friulana è “la seconda del Triveneto””. Queste, invece, sono state le parole che il Rettore Honsell ha pronunciato lo scorso 16 febbraio, all’inaugurazione dell’anno accademico: “L’Ateneo di Udine ha conseguito importanti riconoscimenti sul piano della Ricerca nel 2003. Ricercatori dell’Università di Udine sono coordinatori nazionali di ben 17 progetti di rilevante interesse nazionale Prin, risultato che ci pone al 15 posto in Italia e al secondo nel Nord-Est dopo Padova, per la ricerca di eccellenza”. In merito ai brevetti, invece, Honsell ha soltanto sottolineato l’incremento di depositi e commercializzazioni avvenuto all’ateneo di Udine nell’ultimo anno (“disponiamo di oltre una trentina di brevetti di cui ben sedici commercializzati nei settori biotecnologico, agroalimentare, delle tecnologie dell’informazione e biomedicale”) senza fare confronti con nessuno.
 
        Altri dati che dimostrano la dinamicità dell’ateneo friulano, e non soltanto rispetto a quello di Trieste, sono il numero di matricole iscritte all’anno accademico 2003-2004: “Dall’ultima rilevazione del ministero al 15/12/2003 è stata raggiunta la quota di 3416 matricole (0,98% del totale italiano), con un incremento di qualche punto percentuale rispetto allo scorso anno. È questa una conferma del grado di attrazione delle nostre iniziative didattiche. L’ Ateneo di Udine rispetto a questo parametro si colloca e al terzo posto nel Triveneto dopo Padova (11879) e Verona (4870), per il terzo anno consecutivo. Tale risultato diventa tanto più significativo a fronte della progressiva riduzione del numero di giovani di età universitaria in questa regione (10000 diciannovenni nel 2001, contro 9600 nel 2003), e dell’apertura di molti corsi di laurea in vari centri del Venero Orientale che incidono sullo stesso bacino d’utenza cui era tradizionalmente presente la nostra Università”. Inoltre, Honsell ha sottolineato come “molto significativo sia il fatto che il nostro Ateneo è il primo nel Triveneto per percentuale di studenti in corso”. Anche questi dati sono pubblicati sul sito internet del Miur (www.miur.it) nella sezione dell’Ufficio statistica.
 

        Infine, non si tratta di “singoli dati riferiti a un momento particolare” per “dimostrare che Udine ci sopravanza” come dichiara Romeo. Come tutto il mondo universitario sa bene, infatti, la cerimonia dell’inaugurazione dell’anno accademico rappresenta il tradizionale momento in cui il Rettore di ogni università traccia il suo bilancio. È ovvio, quindi, e non potrebbe essere diversamente, che tutti i dati riferiti sono relativi alla situazione dell’ateneo udinese nel 2003: l’anno appena trascorso è l’unico criterio con cui i dati vengono scelti dall’Università di Udine.

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