19 ottobre 2010
Guiderà il centro di ricerca fino al 2013
Giorgio Ziffer nuovo direttore del Centro internazionale sul plurilinguismo
Priorità: «Promuovere attività didattiche e seminariali, valorizzare
il patrimonio bibliografico, favorire il dialogo fra studiosi»
Il professor Giorgio Ziffer, ordinario di Filologia slava, è il nuovo direttore del Centro internazionale sul plurilinguismo (Cip) dell’università di Udine. Resterà in carica per il triennio accademico 2010-2013. Succede alla professoressa Carla Marcato alla guida del Cip dal 2004 a oggi. Ziffer è stato eletto con 17 preferenze su 21 votanti dei 30 aventi diritto. Quattro le schede bianche. Il Centro, attivo dal 1993, promuove la ricerca, la documentazione e la formazione nel campo del plurilinguismo per favorire lo scambio di informazioni ed esperienze nel settore.
Nel corso del suo mandato Ziffer intende, in particolare, «promuovere attività didattiche e seminariali su temi legati al plurilinguismo e valorizzare il patrimonio librario del Centro che comprende tre fondi di straordinario valore quali sono i fondi Pisani, Cronia e Tagliavini». Inoltre, il neo direttore si adopererà «affinché il Centro continui a essere un luogo in cui studiose e studiosi di vari indirizzi – linguistico e letterario, storico e storico-religioso, antropologico ed etnografico – possano dialogare tra loro e coltivare il gusto della ricerca, individuale e non». Confermato anche l’impegno a «favorire una migliore conoscenza del Centro, proseguire i progetti già avviati e curare i rapporti scientifici instaurati a livello regionale, nazionale e internazionale».
Nato a Genova nel 1960, Giorgio Ziffer, si è laureato in Lettere all’università “La Sapienza” di Roma, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in Slavistica. A Udine dal 1991, è ordinario di Filologia slava dal 2002 e insegna alla facoltà di Lingue e letterature straniere. Dal 2003 al 2009 è stato direttore del dipartimento di Lingue e civiltà dell’Europa centro-orientale. È co-direttore della rivista «Russica Romana». I suoi principali interessi scientifici riguardano la filologia slava ecclesiastica, gli studi cirillometodiani, il rapporto fra l’antico slavo ecclesiastico e l’altotedesco antico, la letteratura russa medievale, la lessicografia bilingue italo-slava. È stato borsista della Alexander-von-Humboldt-Stiftung ed è membro dell’Accademia Ambrosiana. Ha tenuto lezioni e conferenze in università e accademie europee e americane.