Presentazione progetto venerdì 19 maggio a S. Pietro al Natisone

"Conoscere per decidere”: gli studenti delle scuole raccontano l'esperienza di una ricerca universitaria

Protagonisti i ragazzi dell’Isis Paolino d’Aquileia e del Comprensivo Dante Alighieri

Comprendere l’attività del ricercatore, la serietà e la responsabilità di una ricerca sociale: questi sono gli obiettivi del progetto “Conoscere per decidere” che ha coinvolto l’Isis Paolino d’Aquileia, l’Istituto Comprensivo di San Pietro al Natisone e l’Università di Udine.

Le attività hanno visto partecipi tre terze medie e due terze dell’Itc su un tema di rilevanza economica e sociale per il territorio delle Valli del Natisone: la creazione della prima Stazione di terapia forestale nel Comune di Pulfero.

All’evento di presentazione che si svolgerà venerdì 19 maggio alle 18.30 presso la Sala consiliare di San Pietro, gli studenti racconteranno alla comunità delle Valli tutto il percorso compiuto in questi mesi di lavoro: dall’ideazione del questionario alla formulazione delle domande, dalle interviste svolte in prima persona verso amici e conoscenti all’inserimento e all’analisi dei dati.

“I ragazzi si sono messi in gioco in maniera molto seria e professionale – commenta Emanuela Rinaldi, ricercatrice di sociologia dell’Università di Udine – muovendosi sul campo e sperimentando le difficoltà e le soddisfazioni della vita del ricercatore. È importante, per il mondo accademico, avvicinarsi ai più giovani e mostrare il rigore e la scientificità del nostro lavoro. Questa ricerca, seppure ancora in fieri, rappresenta la vicinanza dell’Università di Udine al territorio, una caratteristica che la contraddistingue fin dalla sua nascita”.

“Siamo orgogliosi del lavoro dei nostri studenti – dice Nino Ciccone, dirigente dell’Isis di Cividale del Friuli e dell’ Ic di San Pietro al Natisone –. Il nostro lavoro non è semplicemente formare gli allievi, ma raccontare loro qualcosa di più, coinvolgerli e appassionarli, incuriosirli sulla realtà circostante. Solo in questo modo è possibile creare una scuola realmente nuova, vicina al territorio e alle istituzioni, in grado di formare cittadini con una mentalità aperta e un’ampia visione della realtà”.

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