Iniziativa nell’ambito del protocollo di intesa tra Comune Udine e Uniud

Cantiere Friuli, Officina Sistemi Informativi e dati per il territorio: consegnati attestati a corsisti Qgis

Cerimonia oggi nel palazzo municipale. Il rettore: “Tra noi rapporto biunivoco”

«Celebriamo qui con la consegna di questi attestati una attività di collaborazione, che immaginiamo sempre biunivoca, tra Comune e Università, nell'ambito del protocollo Universitudine originato da un'Officina del Cantiere Friuli di Uniud, e l'aspetto più positivo di questa iniziativa è che mettiamo le competenze dell'ateneo al servizio della qualificazione del personale comunale sulla base delle esigenze che il Comune stesso ci ha presentato. Infatti, ciò che i corsisti hanno appreso potrà essere immediatamente applicato al loro lavoro quotidiano». Lo ha detto il rettore dell’ateneo friulano, Roberto Pinton, aprendo oggi nel salone del Popolo di Palazzo D’Aronco la cerimonia di consegna degli attestati ai 19 dipendenti del Comune di Udine che hanno frequentato il corso intensivo di Sistemi informativi territoriali usando Qgis, software open source che permette di far confluire dati provenienti da diverse fonti in un unico progetto di analisi territoriale restituito anche in cartografia, svoltosi nell’ambito di “Universitudine”, il protocollo d’intesa tra Comune di Udine e Università di Udine siglato lo scorso 4 maggio 2019 nella splendida cornice di Palazzo Antonini-Maseri.

Alla cerimonia hanno partecipato, in rappresentanza del Comune di Udine, l'assessore alla Cultura, il prof. Mauro Pascolini delegato del Rettore al progetto Cantiere Friuli, il prof. Carlo Tasso, ordinario Uniud di Sistemi di elaborazione delle informazioni che ha parlato di Sistemi informativi e dati per il territorio (Uniud), l’assegnista di ricerca di Cantiere Friuli Luca Cadez, docente del Corso Qgis, e Francesco Carbone del Servizio Edilizia Privata e Urbanistica del Comune di Udine (che ha frequentato il corso).

Finalizzato a introdurre i partecipanti al mondo dei sistemi informativi geografici, quali strumenti per acquisire, analizzare e restituire dati territoriali usando il software open source Qgis, e strutturato secondo un approccio interattivo e dando ampio spazio alle esercitazioni, il corso, diretto dal coordinatore del protocollo Sistemi Informativi e dati per il Territorio, prof. Salvatore Amaduzzi, docente di Geomarketing e GeoTechnologies for Tourism all'Università di Udine e responsabile del Laboratorio di Geomatica, si è svolto tra novembre e dicembre 2019. Vi hanno preso parte dipendenti comunali delle aree riqualificazione urbana, gestione urbana, mobilità, energia, ambiente. infrastrutture, ma anche un laureando Uniud in Scienze ambientali, Matteo Fabiani, e un laureato in Ingegneria Ambientale, Stefano Del Bianco. L’iniziativa ha avuto un grande successo, tanto che Cantiere Friuli sta già lavorando su futuri progetti.

«Pochi giorni fa abbiamo avuto una riunione operativa con il Comune che darà origine a nuovi tavoli di lavoro, alcuni in continuità con questo corso, sul tema della smart city, ma anche tavoli sugli aspetti architettonici e urbanistici della città, sulla mobilità, e sul welfare e la salute dei cittadini», ha annunciato il coordinatore di Cantiere Friuli, Mauro Pascolini. Il Comune, attraverso l'assessorato alla Cultura, ha espresso la soddisfazione che i 19 dipendenti abbiamo seguito questo corso, perché i temi della geolocalizzazione sono importanti e agganciabili a tante altre attività dell'amministrazione, come lo sviluppo del turismo, le politiche del trasporto, le politiche ambientali e della gestione urbanistica.

Delle iniziative in cantiere ha parlato il prof. Carlo Tasso. «Si tratta di progetti sviluppati in collaborazione tra il Laboratorio di Geomatica e quello di Intelligenza Artificiale sulla base di dati regionali e udinesi – ha detto – che hanno l'obiettivo di elaborare modelli previsionali degli arrivi turistici, degli arrivi per gli eventi e del monitoraggio delle polveri sottili».

«Le progettualità impostate assieme al Comune di Udine stanno prendendo forma e permeano una varietà di ambiti e settori – ha aggiunto Pascolini - a settembre 2019 si è concluso il percorso culturale “Voi siete Qui” curato da Paolo Ermano, Vania Gransinigh e Orietta Lanzarini che ha permesso alla cittadinanza di ri-scoprire il patrimonio artistico e culturale Udinese. L’Hackathon #UniUDINE ha innescato un percorso di progettazione condivisa e partecipata e poi c'è il tema della sperimentazione delle micro-mobilità con i monopattini elettrici all’interno del Comune di Udine».

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