L’operazione, sostenuta dalla Regione FVG, terminerà nel dicembre 2016

Biblioteca Florio: iniziata l'opera di catalogazione e informatizzazione

Primo fase del progetto di salvaguardia e valorizzazione del prezioso fondo ritornato nel 2013 nell’ originaria sede di palazzo Florio

L’Università di Udine ha iniziato oggi l’opera di catalogazione informatizzata del patrimonio librario della Biblioteca Florio, il prezioso fondo donato all’ateneo nell’agosto 2013 dal cardiologo Attilio Maseri, ultimo erede della storica famiglia Florio. Si tratta di una prima fase del progetto di salvaguardia e valorizzazione complessiva della collezione, conservata a palazzo Florio, sede centrale dell’università e antica residenza udinese della famiglia. Questo lavoro ha una duplice funzione: garantire la sicurezza del materiale bibliografico e la sua ricerca attraverso il catalogo online di ateneo e il motore di ricerca regionale “Biblioteche FVG”. L’operazione terminerà nel dicembre 2016 ed è resa possibile grazie al significativo contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Il fondo comprende fra i più cospicui e preziosi patrimoni storico-culturali del Friuli Venezia Giulia. È composto da oltre 12mila volumi, opuscoli, opere a stampa e manoscritti di interesse letterario, filosofico, teologico, storico, datati tra il XV e il XX secolo e raccolti a partire dalla metà del Settecento dai fratelli Daniele e Francesco Florio. L’accuratezza della catalogazione restituirà alla comunità scientifica la fotografia corretta di un patrimonio estremamente interessante per composizione e provenienza, indispensabile per ricostruire la storia della produzione e della circolazione culturale nel Friuli Venezia Giulia. La predisposizione del tracciato per la catalogazione del materiale antico ha visto la collaborazione fra le università di Udine e di Trieste nella definizione dei campi descrittivi indispensabili agli studiosi nella fase ricognitiva dei lavori di ricerca.

Non solo quindi titoli, responsabilità e dati di pubblicazione legati alle opere catalogate, ma una descrizione puntuale delle unità fisiche e delle particolarità di ciascun esemplare (dal tipo di legatura alle note di possesso, ai riferimenti a repertori nazionali e internazionali). Con l’aggiunta di collegamenti esterni a eventuali digitalizzazioni già esistenti e disponibili e a riproduzioni di parti specifiche del patrimonio posseduto.

Referente per la biblioteca Florio, nonché fautore delle diverse operazioni di conservazione, sin dalla donazione, è il delegato dell’ateneo per le biblioteche e le banche dati, Andrea Tilatti. L’opera di catalogazione informatizzata del patrimonio librario sarà svolta da sei specialisti, di cui quattro catalogatori selezionati, esperti in libro antico (Lorenzo Di Lenardo, Stefania Villani, Stefania Venturini e Rossella Tess), e due bibliotecari specializzati dell’ateneo (Ilde Menis, Silvia Di Santolo). La valorizzazione della biblioteca è affidata ad ulteriori due bibliotecari d’ateneo (Cristina Feresin e Rosanna D’Andrea).

Uomini di lettere, oltre che protagonisti della vita sociale e istituzionale del Friuli, i fratelli Florio crearono il nucleo principale della biblioteca, che collocarono nella loro residenza udinese di palazzo Florio. Accresciuta nel corso dei decenni, la biblioteca è divenuta uno dei principali tesori della cultura friulana, condensando in rari manoscritti e volumi a stampa i principali saperi umani. Per secoli libri e librerie originali furono conservati gelosamente dalla famiglia Florio, prima nel palazzo ora sede dell’ateneo, poi nella villa di Persereano, in comune di Pavia di Udine. Con la donazione, la biblioteca è ritornata alla sua collocazione originaria, esattamente negli stessi spazi e con la stessa predisposizione delle librerie, creando una sorta di continuità, nel tempo e nello spazio, del prezioso nucleo bibliografico.

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