“Chi vuole fare impresa a partire dalla ricerca deve uscire dal contesto protettivo dell’università e confrontarsi con la logica del mercato”. Con questa esortazione Manuela Croatto responsabile della ripartizione ricerca dell’Università di Udine si è rivolta agli spin off dell’ateneo friulano e ai gruppi imprenditoriali di Start Cup presenti al Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli di Udine per un incontro sulle opportunità offerte da Friuli Innovazione allo start up di impresa.
“In Italia – ha detto Croatto in apertura di lavori – uno spin off è considerato sostenibile se produce 500 mila euro di fatturato l’anno. A Udine siamo ancora lontani da questi numeri, ma miglioreremo nella misura in cui i potenziali imprenditori saranno disposti a mettersi in gioco”.
Puntare sulle proprie idee e sulle proprie capacità e quindi scommettere su se stessi è l’atteggiamento giusto per approcciare il mondo imprenditoriale. Lo ha confermato anche il direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio, sottolineando che in generale i neolaureati statunitensi sono convinti che il successo delle loro iniziative dipenda per il 70% dalle proprie capacità e solo per il 30% da fattori esterni, mentre i neolaureati italiani sono più propensi a ritenere che solo il 30% dipenda da loro. Ecco, allora, che una buona formazione imprenditoriale e l’assistenza di esperti permettono di rafforzare lo “spirito imprenditoriale”, di affrontare in modo diverso le difficoltà iniziali, di accelerare e monitorare il passaggio dall’idea al mercato. Soprattutto se queste idee provengono dal mondo accademico, hanno un alto contenuto scientifico e tecnologico, ma poca dimestichezza con le dinamiche del fare impresa.
“Le opportunità per mettere in piedi imprese innovative ci sono, forse più adesso che in passato - ha detto intervenendo ai lavori Michele Morgante, delegato al trasferimento tecnologico dell’Ateneo udinese – in questo momento di crisi, in cui l’accesso al credito è più difficile, il governo nazionale e quello regionale stanno mobilitando fondi ingenti per la ricerca industriale”.
Un’occasione da non perdere, sfruttando quanto l’Università di Udine e Friuli Innovazione mettono a disposizione sia in termini di competenze, sia di strutture per accompagnare lo start up di un’impresa dalla fase di progettazione a quella di avvio (incubatore di impresa) e di assisterla anche nella fase di crescita e sviluppo (acceleratore di impresa, con interventi mirati per le micro e piccole imprese hi-tech) e i servizi di ricerca di finanziamenti e di insediamento al Parco. Per i potenziali imprenditori ci sono, in questo momento, ulteriori opportunità di grande interesse quali i progetti IN-FVG (
www.infvg.it) il progetto regionale che punta allo sviluppo di 15 nuove idee di impresa sul territorio ed Exe-prize (
www.erasmus-entrepreneurs.eu) che finanzia scambi tra imprenditori emergenti e imprenditori affermati in tutta Europa.
FONTE: UFFICIO STAMPA FRIULI INNOVAZIONE