Il punto sui finanziamenti alla ricerca in Italia e sui progetti avviati dall’ateneo di Udine
In occasione del via alla maratona della solidarietà per Telethon, manifestazione che da vent’anni si prefigge di raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro le malattie genetiche e la distrofia muscolare e che Udine ospita venerdì 11 e sabato 12 dicembre, l’università di Udine organizza una serata dedicata a fare il punto sui finanziamenti alla ricerca in Italia e sui progetti che l’ateneo friulano ha sviluppato in questi anni grazie ai fondi raccolti da Telethon. L’appuntamento è per domani, venerdì 11 dicembre alle 17.15 nella sala Ajace di palazzo D’Aronco a Udine. Dopo il saluto musicale a cura del Conservatorio statale di musica “Jacopo Tomadini” di Udine, sono previsti i saluti del sindaco di Udine, Furio Honsell, del rettore dell’ateneo friulano, Cristiana Compagno, e di Alfredo Soldati, componente del Comitato per lo sport dell’università di Udine e coordinatore delle squadre che l’Ateneo da tre anni mette in campo per la staffetta 24 per un’ora di Telethon.
«Telethon – sottolinea Michele Morgante, delegato del rettore per la Ricerca e il trasferimento tecnologico dell’università di Udine - è uno dei pochi casi in Italia di sistema virtuoso ed efficiente di finanziamento della ricerca, con risultati comparabili, se non superiori, a quelli dei sistemi ricerca più avanzati». Telethon, dunque, «dovrebbe essere preso a esempio – continua Morgante - anche dal settore pubblico, in un momento in cui tanto si parla di promuovere nella ricerca italiana qualità e merito. Contribuendo a Telethon si aiuta, quindi, a supportare ricerca di eccellenza che mira a dare delle soluzioni terapeutiche e delle speranze concrete alle tante persone affette da malattie genetiche».
Simone Porcelli, dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr, illustrerà il progetto finanziato da Telethon, condotto in collaborazione tra l’ateneo di Udine, l’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare e l’Istituto neurologico “Carlo Besta” di Milano, su “Nuovi metodi di valutazione funzionale di pazienti con miopie metaboliche: gli effetti di un programma di allenamento”. Interverrà poi Giuseppe Damante, del dipartimento di Scienze e tecnologie biomediche dell’ateneo di Udine e direttore dell’istituto di Genetica medica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Udine, che traccerà una panoramica sugli sviluppi della genetica in medicina. Le conclusioni saranno affidate a Michele Morgante, il cui intervento toccherà in particolare il tema dei finanziamenti alla ricerca.