Condotto dal dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, finanziato dalla Regione per 178 mila euro
Mettere a punto tecniche agronomiche in grado di mantenere la redditività dell’azienda agricola e di limitare l’impatto ambientale dell’agricoltura conservando l’equilibrio ecologico dell’agroecosistema. È l’obiettivo del progetto “Multifarm: sostenibilità ambientale per la multifunzionalità dell’azienda agricola” avviato da un gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’università di Udine coordinato da Pierluigi Bonfanti. Il progetto, di durata biennale, è stato finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con 178.500 euro.
Il progetto sarà presentato nell’incontro “La multifunzionalità in agricoltura” che si terrà martedì primo dicembre, dalle 9.30, presso l’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei”, in via Pozzuolo 324 a Udine. L’incontro e organizzato dal dipartimento di Scienze agrarie e ambientali. Dopo l’introduzione al tema di Pierluigi Bonfanti, Francesco Marangon dell’ateneo friulano e Maurizio G. Paoletti dell’università di Padova esamineranno poi il ruolo delle pratiche agricole ecocompatibili, rispettivamente da un punto di vista socio-economico e della sostenibilità ambientale. Seguirà l’illustrazione di “Multifarm”. Al progetto lavorano i ricercatori Maurizia Sigura, Gemini Delle Vedove, Massimo Vischi, Luca Marchiol e assegnisti e dottorandi di ricerca del dipartimento dell’ateneo udinese.
«La multifunzionalità dell’agricoltura – spiega Bonfanti –, cioè la capacità del settore primario di dare origine a produzioni congiunte, come prodotti, servizi ambientali per la collettività, fruizione ludica e didattica, costituisce un elemento strategico per lo sviluppo del settore e un’importante opportunità economica per le imprese agricole». L’agricoltura multifunzionale, quindi, sostiene non solo la produzione primaria, ma assume anche il ruolo di tutela del reddito, dell’ambiente, del patrimonio culturale e di presidio e vitalità del territorio rurale.
Il progetto dell’ateneo friulano si concentrerà, in particolare, sulle tecniche che possono contribuire ai processi di mitigazione dell’effetto serra sul clima, su soluzioni capaci di limitare l’apporto di inquinanti o di contenerne la mobilità, sui fattori che sostengono la fertilità del suolo, sulla razionalizzazione dell’uso degli inputs produttivi (lavorazioni minime del suolo, consumi idrici, fertilizzanti ecc). Le ricadute del progetto interesseranno, soprattutto inizialmente, le aziende agricole più innovative maggiormente attente all’efficienza degli inputs e alla redditività della propria attività. Al progetto è prevista la collaborazione di aziende agricole di diverse aree regionali, agronomi, tecnici e aziende costruttrici di macchine agricole.
«La misura dell’efficacia agronomica, ambientale ed economica delle tecniche produttive proposte e verificate dal progetto “Multifarm” – sottolinea Bonfanti –, e il trasferimento di queste conoscenze alle aziende agricole, rappresentano passaggi fondamentali per rendere concreta la multifunzionalità e consentire il miglioramento degli strumenti di sviluppo rurale».