Rieletto per il triennio 2009-12 con 56 voti su 88 votanti

Alberto Felice De Toni confermato preside della facoltà di Ingegneria

Obiettivi: «Consolidare l’offerta didattica, potenziare
l’internazionalizzazione, razionalizzare i corsi
a Pordenone, valorizzare Architettura»

Il professor Alberto Felice De Toni, 53 anni, ordinario di Ingegneria economico-gestionale, è stato confermato preside della facoltà di Ingegneria dell’università di Udine per il triennio accademico 2009-2012. De Toni, al suo secondo e ultimo mandato consecutivo, è stato eletto dal Consiglio di facoltà con 56 preferenze su 88 docenti votanti dei 102 aventi diritto al voto. Le schede bianche sono state 21, le nulle 8. Due voti sono andati ad Antonino Morassi e uno a Stefano Del Giudice.
 
Fra gli obiettivi che caratterizzeranno il prossimo mandato di De Toni vi è «innanzitutto – afferma il preside rieletto – il consolidamento dell’offerta didattica in una situazione di contrazione delle risorse». Nondimeno, De Toni sottolinea che «verrà potenziata l’internazionalizzazione, in particolare con il rilascio di diplomi di laurea riconosciuti in più Paesi, e razionalizzata l’offerta formativa della sede di Pordenone, anche con potenziali intese con l’Università di Trieste». Infine, evidenzia il preside, «verrà data compiutezza agli studi di Architettura valorizzandoli o con intese con l’Ateneo giuliano o comunque dando loro maggiore visibilità».
 
Originario di Padova, Alberto Felice De Toni si è laureato in Ingegneria all’università della sua città e fino al 1981 ha lavorato all’Eni Ricerche. Nel 1984 ha intrapreso la carriera accademica. Nel 1986 è dottore di ricerca in Scienza dell’Innovazione Industriale e dal 1987 è all’università di Udine. Sviluppa la propria attività scientifica nell’ambito delle discipline dell’Ingegneria economico-gestionale, occupandosi, in particolare, di gestione della produzione, gestione dell’innovazione e gestione dei sistemi complessi. È membro della Conferenza nazionale dei presidi di Ingegneria e presidente della Commissione nazionale per la riorganizzazione degli Istituti tecnici e professionali istituita dal Ministero dell’Istruzione. Nell’ambito dell’ateneo di Udine è stato delegato del rettore all’Innovazione sostenendo l’istituzione di Friuli Innovazione e del Centro internazionale di ricerca per lo sviluppo della montagna (Cirmont). È stato rappresentante di Area scientifico-disciplinare in Senato accademico per l’Area di Ingegneria industriale e dell’informazione, presidente della Commissione brevetti e della Sezione amministrativa del Nucleo di valutazione.

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