«Riforma di Scienze della formazione primaria, consolidamento dei corsi a Pordenone, reclutamento di ricercatori e docenti e individuazione di finanziamenti esterni per lo sviluppo»
Il professor Gian Luca Foresti, 44 anni, ordinario di Informatica, è il nuovo preside della facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Udine. È stato eletto dal Consiglio di facoltà con 13 preferenze su un totale di 14 docenti votanti e aventi diritto e una scheda bianca. Entrerà in carica a ottobre e guiderà la facoltà per il triennio accademico 2009-2012. Succede al professor Franco Fabbro, giunto al termine del suo secondo, non più rinnovabile, mandato consecutivo. Originario di Savona, Foresti è attualmente vicepreside della facoltà e presidente del Consiglio di corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali.
Quattro le priorità che Foresti intende perseguire nel corso del suo mandato. «Innanzitutto – sottolinea il neoeletto – completeremo il processo di trasformazione del corso di laurea in Scienze della formazione primaria nella nuova laurea quinquennale secondo il Decreto ministeriale n. 270». Inoltre, prosegue Foresti, «intendo consolidare i corsi di studio in Scienze e tecnologie multimediali e Comunicazione multimediale che hanno sede a Pordenone, reclutare nuovo personale docente e ricercatore e individuare finanziamenti esterni per sostenere lo sviluppo della facoltà». Nel 2008, per il secondo anno consecutivo, la facoltà dell’ateneo friulano è risultata prima in Italia nella classifica del Censis delle facoltà di Scienze della formazione.
Gian Luca Foresti è nato a Savona nel 1965. Si è laureato in Ingegneria elettronica all’Università di Genova dove ha conseguito anche il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria elettronica e informatica. Ha iniziato la carriera accademica presso il dipartimento di Ingegneria biofisica ed elettronica dell’ateneo ligure ed è stato docente all’Università di Trento. All’Università di Udine è giunto nel 1995. È autore o coautore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, lavora a numerosi progetti nazionali e internazionali. Le sue ricerche si sviluppano principalmente nei campi dell’elaborazione delle immagini, delle reti neurali per l’apprendimento e la classificazione, della fusione dei dati multisensoriali e delle informazioni e nell’ambito visione artificiale.