Il premio di Confartigianato agli studenti Anna Polano,
Silvia Gobessi e Enrica Marchiat dell’Università di Udine
Hanno proposto l’utilizzo del Web 2.0 e del lavoro collaborativo per la realizzazione di una linea di sedie progettate direttamente dal cliente finale e una sfilata di moda per promuoverle. Con questa idea Anna Polano, Silvia Gobessi e Enrica Marchiat hanno vinto il premio di Confartigianato Udine per la miglior tesina che proponesse nuove idee di business, di prodotto o di innovazione nel settore artigiano e delle pmi, in particolare per il Distretto della Sedia. All’iniziativa, che si è sviluppata nell’ambito del corso universitario in “Organizzazione e gestione delle Pmi” della facoltà di economia dell’Ateneo friulano finanziato dalla Banca di Cividale e da Confartigianato Udine, hanno partecipato 45 studenti, suddivisi in gruppi, coordinati dalla docente, prof. Francesca Visintin.
«Il progetto vincente – ha spiegato la docente – simile per altro a quello di un altro gruppo composto da Nicole Cosson, Ekaterina Driutti e Lisa Nait – combina strumenti già impiegati in altri settori da imprese particolarmente all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie e dei social media, che hanno portato anche ad innovazioni radicali che si possono trovare, a titolo d’esempio, nell’aggregatore getsatisfaction.com».
Particolarmente soddisfatto il presidente di Confartigianato Udine Carlo Faleschini, affiancato dal direttore Gian Luca Gortani, che il 16 aprile, nella sede di Confartigianato Udine, ha proclamato il gruppo vincitore. «Questa è una bellissima giornata per noi artigiani perché la vostra presenza testimonia che la collaborazione e l’interazione fra l’Università di Udine e il mondo dell’artigianato è ormai una realtà. Vi ringraziamo per aver partecipato e vi invito a provare, una volta laureati, a diventare imprenditori di voi stessi».
Apprezzati anche i lavori di altri due gruppi: quello di Andrea Marchettini, Elisa Fornasiero, Luca Ianizzaro e Lorenzo Gosparini che hanno proposto di immettere sul mercato lettini da spiaggia ergonomici in legno e altri accessori richiamando i modelli degli anni ‘50 e ‘60 e di penetrare il mercato del wellness, uno dei pochi in positivo negli ultimi mesi; e quello di Silvia Dal Farra, Miranda Lewis, e Alice Miotto che hanno proposto di entrare nel settore delle case in bio-edilizia sfruttando il know-how nella lavorazione del legno propria del Distretto, per riconvertirsi in queste produzioni creando un proprio marchio o in partnership con operatori già presenti sul mercato. Complessivamente i nove documenti presentati, sono stati tutti considerati buoni dal punto di vista del metodo.
FONTE: CONFARTIGIANATO UDINE