Appuntamento mercoledì 18 febbraio alla Fondazione Crup a Udine

Qatna, crocevia di culture tra Mediterraneo e Antico Oriente

Dieci anni di ricerche archeologiche dell'Università
di Udine in una metropoli dell'antica Siria

Mercoledì 18 febbraio, alle ore 18, presso la sala convegni della Fondazione Crup di Udine, Daniele Morandi Bonacossi, professore di storia del vicino oriente antico all’Ateneo friulano, presenterà al pubblico i risultati delle campagne di scavo condotte a partire dal 1999 dall'Università di Udine a Tell Mishrifeh, l'antica Qatna delle fonti cuneiformi.Tra il 1800 e il 1340 a.C. questa città fu una fiorente metropoli commerciale e capitale di un grande regno regionale, che intesseva relazioni diplomatiche, alleanze militari e matrimoni interdinastici con le grandi potenze dell’epoca. Per poco più di un secolo, la dinastia reale di Qatna dominò la maggior parte della Siria occidentale.
 
La grande fioritura economica e culturale di questo regno durante il II millennio a.C. era essenzialmente legata alla sua ubicazione strategica di crocevia fra Mesopotamia e Mediterraneo da un lato ed Anatolia, Siria, Palestina ed Egitto dall’altro. La grande città carovaniera controllava, dunque, le rotte commerciali fra Mesopotamia e Levante e fra Egitto e altopiano anatolico. La conferenza illustrerà le maggiori scoperte fatte nel corso di dieci campagne di scavo a Mishrifeh e porrà l’accento sull’importanza che la città e il regno di Qatna ebbero durante le età del Bronzo Medio e Tardo (2000-1200 a.C. ca.) come crocevia fra culture nell’Oriente antico e come mediatori culturali fra Oriente e Occidente.
 
Seguirà la presentazione di Studi Archeologici su Qatna, 1 pubblicazione curata dal professore Daniele Morandi Bonacossi ed edita dalla Forum Editrice Universitaria Udinese. Il volume, nato da un convegno internazionale tenuto presso l’Università di Udine nel 2004, sarà presentato da Frederick Mario Fales, professore di storia del vicino oriente antico all’Università di Udine e da Lucio Milano, professore di storia del vicino oriente antico all’Università “Cà Foscari” di Venezia.
 
Lo scavo archeologico del sito di Mishrifeh/Qatna è un progetto congiunto italo-siriano, condottodall’Università degli Studi di Udinee dalla Direzione Generale delle Antichità e dei Musei della Repubblica Araba di Siria e co-diretto da Daniele Morandi Bonacossi e Michel Al-Maqdissi. Il progetto, che prevede anche il restauro e la presentazione degli edifici portati alla luce dagli scavi attraverso la creazione di un parco archeologico, è sostenuto dall’Università di Udine, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e da sponsor privati (Ristoranti Le Mille e Una Notte e Giorgiutti srl).
 

I 27 articoli di archeologi, epigrafisti e studiosi di scienze naturali (geoarcheologia, archeometria, archeobotanica, palinologia, archeozoologia, antropologia fisica, biochimica) che compongono questa vasta raccolta di studi presentano, anzitutto, una panoramica completa delle più recenti scoperte archeologiche effettuate a Mishrifeh e nel suo territorio a partire dal 1999.  Nella seconda sezione del volume viene delineata un’articolata ricostruzione del paleoambiente della regione e della sua evoluzione fra III e I millennio a.C., mentre la terza parte presenta i risultati delle ricerche archeologiche e paleoambientali condotte in Siria centro-occidentale. Una quarta sezione è dedicata all’analisi dell’insediamento umano e del paesaggio regionali sulla base dei dati forniti dalle fonti epigrafiche di Qatna e Mari. Chiudono il volume due contributi di sintesi critica dei risultati del convegno, che offrono (anche con l’ausilio di disegni ricostruttivi) ricostruzioni diacroniche preliminari del paesaggio naturale e antropico della regione di Qatna e dell’insediamento nell’adiacente regione stepposa dei ‘marges arides’ della Badiya siriana.

FONTE: UFFICIO STAMPA FORUM EDITRICE UNIVERSITARIA UDINESE

 

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