Lo studio è stato illustrato oggi a Gorizia

Appalti pubblici in FVG, presentati i risultati della ricerca dell'Università di Udine

«Per favorire imprese artigiane e PA applicare subito
la LR 2/2009»
Indagine promossa da Confartigianato Isontino

Gli enti locali devono applicare subito la nuova legge regionale 2/2009 che semplifica le procedure degli appalti pubblici e favorisce l’attività delle imprese artigiane. A sua volta, il mondo artigiano, specie quello del settore delle costruzioni, per essere più competitivo rispetto alle imprese extraregionali nelle gare d’appalto deve sviluppare la dimensione collaborativa dando vita a consorzi o associazioni temporanee d’impresa. Sono queste le principali conclusioni emerse dalla ricerca “Il sistema degli appalti pubblici: opportunità e ostacoli per le piccole e medie imprese” realizzata dal Centro polifunzionale dell’Università di Udine a Gorizia. Obiettivo dell’indagine, promossa da Confartigianato Isontino e presentata oggi a Gorizia, era quello di individuare indicazioni utili a modificare l’attuale sistema di appalto per facilitare la partecipazione delle imprese artigiane alle gare per l’aggiudicazione di opere pubbliche.
 
Le Amministrazioni pubbliche, suggerisce inoltre la ricerca, potrebbero scrivere bandi seguendo linee comuni, semplificare e armonizzare la documentazione richiesta, attivare un sistema in rete con gli enti sempre coinvolti (Inps, Inail), introdurre gare telematiche, accrescere la professionalità e le competenze di chi predispone i bandi. Il coordinatore dello studio, Bruno Tellia, sociologo dell’Ateneo friulano, ha evidenziato «la forte necessità di applicare immediatamente la legge regionale 2/2009 che creerebbe un vantaggio sia per le imprese artigiane, sia per la Pubblica amministrazione che, in questo momento di crisi, deve affrontare assieme al tessuto economico e sociale le sfide dell’attuale complessa situazione». La nuova normativa consente, infatti, la procedura negoziata per i lavori di importo complessivo inferiore a 500.000 euro e limita l’invito a cinque operatori economici.
 
Lo studio evidenzia la preferenza delle Pubbliche amministrazioni per la procedura aperta e per l’aggiudicazione al massimo ribasso. Sistemi, si sottolinea, che richiamano imprese da fuori regione senza che alla fine ci sia alcun vantaggio. Secondo i dati raccolti dai ricercatori friulani le imprese extra regionali si aggiudicano il 20 per cento degli appalti sulle opere pubbliche in Friuli Venezia Giulia. Il problema, si spiega, ha risvolti innanzitutto economici: la ricchezza esce dai confini regionali, mentre lavorando con le imprese locali l’amministrazione può risparmiare. Ma ha anche conseguenze professionali, sociali e culturali.
 
«Questa nuova collaborazione con la sede goriziana dell’Università di Udine – ha sottolineato il presidente di Confartiginato Isontino, Ariano Medeot – fa seguito a una analoga esperienza condotta nel 2007 sul sistema delle imprese artigiane del settore metalmeccanico e ribadisce una proficua e concreta collaborazione tra esigenze di conoscenza del territorio e università allacciando un filo diretto virtuoso che ha ricadute positive per l’intera realtà produttiva dell’isontino». Il tema trattato, ha detto Medeot, «è uno dei più caldi che il sistema delle imprese artigiane sta vivendo e quindi l’indagine ha dato risposte utili per individuare nuove opportunità e nuovi strumenti per l’intero comparto».
 
Per il direttore del Centro polifunzionale di Gorizia, Mauro Pascolini, «le collaborazioni con il tessuto produttivo del territorio e con le associazioni che lo rappresentano danno concretezza a una delle missioni dell’università che è quella del trasferimento delle conoscenze e del radicamento nel territorio stesso. Esperienze come quelle condotte in questi anni con Confartigianato danno un senso profondo alla presenza dell’ateneo udinese a Gorizia».
 
La situazione in provincia di Gorizia (al 31/12/2008)

Le imprese registrate sono 11.370 (-377 rispetto al 2007), quelle attive 10.134 (-223 rispetto al 2007). Le imprese nel settore delle costruzioni sono 1649, il 16,27 per cento del totale delle imprese attive. Le imprese artigiane registrate sono 3027 (-56 rispetto al 2007), quelle attive 3004 (-54 rispetto al 2007). Le imprese artigiane delle costruzioni sono 1306, pari al 43,48 per cento del totale delle imprese artigiane attive nell’isontino.

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