Mercoledì 20 maggio a palazzo di Toppo Wassermann

A cent'anni dalla nascita di Christine Lavant, omaggio a più voci alla poetessa austriaca

Con Elena Polledri, Luigi Reitani, Paolo Fagiolo e Sonja Kuri, alla scoperta di una delle voci più intense della lirica del secondo Novecento

Nel centenario della nascita della poetessa austriaca Christine Lavant (1915 – 1973), il Dipartimento di lingue e letterature straniere dell'Università di Udine, in collaborazione con l'Associazione Biblioteca Austriaca e il Forum Austriaco di Milano, organizza una serata a più voci per rendere omaggio a una tra le più significative voci della lirica austriaca del secondo Novecento. L'appuntamento è per mercoledì 20 maggio alle 17.30 nell'aula T4 di palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann, in via Gemona 92 a Udine. Interverranno Elena Polledri e Luigi Reitani, docenti di letteratura tedesca dell'Università di Udine, con letture in italiano e tedesco di brani della poetessa, a cura di Paolo Fagiolo e Sonja Kuri.
 
«Christine Lavant – ricorda Polledri – fu molto apprezzata da Thomas Bernhard, che in lei riconobbe la "grande poesia, che ancora nel mondo non è riconosciuta come dovrebbe". Accostata a Ingeborg Bachmann e Paul Celan, influenzata da Rainer Maria Rilke e Dostoevskij, Christine Lavant, è una delle voce più intense della lirica austriaca del secondo Novecento. Ultima di nove figli di un minatore della valle carinziana di Lavant, luogo a cui deve il suo pseudonimo, si accostò da autodidatta alla parola poetica rendendola capace di penetrare gli abissi più oscuri dell'anima umana».
 

Luigi Reitani introdurrà il pubblico alle liriche della poetessa. Elena Polledri parlerà degli Appunti da un manicomio, documento biografico e storico che è testimonianza del ricovero volontario della poetessa in un ospedale psichiatrico, seguito a un tentato suicidio (pubblicato in italiano da Forum nel 2008, a cura e con traduzione di Polledri). 

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