Ultimo evento del ciclo d’incontri primaverili dell’Associazione Biblioteca Austriaca e Dill

La poesia del giovane Thomas Bernhard

Conferenza mercoledì 4 maggio, alle 17.45, a Palazzo Antonini a Udine

“Salmi, litanie e georgiche oscure. La lirica del giovane Bernhard”. È il titolo della conferenza che Samir Thabet e Stefano Apostolo terranno all’Università di Udine mercoledì 4 maggio, alle 17.45, nella sala “Gusmani” di Palazzo Antonini (via Petracco 8, Udine). È il quarto e ultimo incontro del ciclo di conferenze primaverili organizzato dall’Associazione Biblioteca Austriaca e dal Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill) dell’Ateneo in collaborazione con il Forum Austriaco di cultura di Milano. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming.

La poesia è stata la prima forma letteraria alla quale Thomas Bernhard si avvicinò, anche se furono il teatro e i romanzi a dargli la fama. L’esordio è avvenuto nel 1952 con la poesia Mein Weltenstück (Il mio pezzo di mondo) uscita sul “Münchner Merkur”. L’autore austriaco s’impose all’attenzione del pubblico come poeta dando alle stampe nel corso degli anni Cinquanta tre importanti cicli: Auf der Erde und in der Hölle (Sulla terra e all’inferno, 1957), In hora mortis e Unter dem Eisen des Mondes (Sotto il ferro della Luna, 1958). 

«In queste tre raccolte – spiegano Apostolo e Thabet – emerge con forza la morfologia della lirica di Bernhard, una poesia caratterizzata da un sostrato espressionistico, sorta negli anni Cinquanta dalle macerie della storia europea e intrisa di riferimenti autobiografici, che si presenta come graffio istintuale in una cornice rurale inquietante, dove anche il più piccolo oggetto diviene freddo presagio di morte». Per i due relatori, infatti, «la campagna di Bernhard si configura come non-idillio di un’anima franta che, per fuggire dall’inferno della storia, precipita, con dolore esibito e crudele, in un altro inferno, così bene rappresentato semanticamente da una campagna di sangue, di pietra, di fissità inumana, di morte». 

Ad accompagnare i partecipanti nel percorso lirico bernhardiano saranno Stefano Apostolo e Samir Thabet. Insieme si sono occupati della traduzione della prima raccolta poetica, Sulla terra e all’inferno (Crocetti 2020). Apostolo è assegnista di ricerca presso l’Università di Milano. Tra i suoi principali interessi, oltre a Bernhard, la letteratura di lingua tedesca dal Novecento fino a oggi (con particolare attenzione per l’area austriaca) e la Textkritik. Oltre ad aver pubblicato numerosi saggi sullo scrittore è autore della prima analisi filologica del romanzo inedito Schwarzach St. Veit (Korrektur Verlag 2019) e si è occupato della traduzione di una parte della sua lirica (Salmo, I folli I carcerati, Crocetti 2018). Thabet ha studiato alle università di Bologna e Verona ed è saggista, musicista e traduttore. Di Bernhard, uno dei suoi centrali interessi di ricerca, si è occupato in quanto saggista (Thomas Bernhard. L’invocazione a Dio e Thomas Bernhard erobert Italien, 2017) e traduttore di poesie liriche (Sotto il ferro della luna, Crocetti 2015, ed. riveduta 2020).

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