È dedicata alla gestione dell’emergenza sismica e al riassetto territoriale la terza edizione dei corsi di perfezionamento in “Seismik risk management” (Serm) organizzati dall’Università di Udine per formare esperti in gestione e prevenzione del rischio sismico. Quest’anno l’iniziativa affronterà i problemi connessi alla gestione delle emergenze, la valutazione degli impatti e le strategie per l’avvio della ricostruzione dei territori colpiti. Per l’iscrizione al corso, che prevede un numero massimo di 25 partecipanti, c’è tempo fino a venerdì 3 settembre. Il corso dura 60 ore e si terrà a Venzone (Udine). Le lezioni inizieranno il 10 settembre e si terranno tutti i fine settimana fino al 2 ottobre. L’iniziativa è rivolta ai laureati delle facoltà scientifiche, a ingegneri, geologi e architetti, ai professionisti che lavorano nei settori della sismologia e della geofisica applicata, e ai funzionari della Pubblica amministrazione.
Programma del corso e modulo d’iscrizione sono reperibili sul sito internet http://sismolab.dgt.uniud.it/serm. Per maggiori ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria del corso telefonando al numero 0432 558766 o scrivendo all’indirizzo e-mail segreteria.serm@amm.uniud.it.
L’iniziativa è sostenuta da Regione Friuli Venezia Giulia, Associazione comuni terremotati e sindaci della ricostruzione del Friuli e Comune di Venzone. L’organizzazione è curata dal dipartimento di Georisorse e territorio, dal Centro studi e ricerche sulla sicurezza e protezione dai rischi di incidente rilevante di origine naturale e tecnologica (Sprint) e dalla facoltà di Ingegneria dell’Ateneo friulano.
«Con la terza edizione della scuola estiva Serm – sottolinea il direttore del corso, Stefano Grimaz – si conclude un percorso formativo che affronta in modo completo e integrato tutti i temi che compongono il processo finalizzato alla riduzione del rischio sismico». Dopo la prima edizione, spiega Grimaz, «dedicata alla conoscenza del fenomeno fisico e la seconda all’impatto sull’ambiente costruito, quest’anno affronteremo i problemi legati alla gestione delle emergenze e al riassetto territoriale».