Nell’ambito della settimana nazionale della Sociologia

Le relazioni pubbliche fra lingue e culture diverse: convegno a Gorizia

Per conoscere strumenti e i paradigmi che regolano le PR in un contesto globale

Nell’ambito della settimana nazionale della sociologia il Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill) organizza il convegno Le relazioni pubbliche a cavallo tra culture diverse, dedicato alle competenze di chi comunica e fa relazioni pubbliche confrontandosi in contesti con culture diverse, dal punto di vista non soltanto linguistico, ma anche di sistemi di valori. L’appuntamento è per giovedì 18 ottobre dalle 15 alle 18.30 nel polo universitario di Santa Chiara (via S. Chiara 1, Gorizia, aula 5). Per informazioni sul convegno si può scrivere a: nicola.strizzolo@uniud.it. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Con i rappresentanti istituzionali, porterà i saluti Nicoletta Vasta, delegata del rettore per la sede di Gorizia. Il convegno sarà introdotto e moderato da Nicola Strizzolo, docente di relazioni pubbliche. Interverranno: Nicoletta Vasta, docente di lingua e traduzione (inglese), Carlo Roberto Maria Redaelli, vescovo di Gorizia, Claudio Melchior e Antonella Pocecco, docenti di sociologia e comunicazione dell’Università di Udine, Emanuela Rinaldi, docente di sociologia dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Russo, docente di sociologia dello sport dell’Università di Bologna e Rudi Vittori, docente di Marketing dell’Università di Udine.

«Lo scenario delle relazioni pubbliche contemporanee - spiega Nicola Strizzolo - è caratterizzato da un confronto sempre più serrato e costante con culture diverse, sistemi e mondi di vita anche tra loro divergenti. È pertanto indispensabile conoscere gli strumenti e i paradigmi che regolano le RP in un contesto globale, dalla differenza tra comunicazione inter-culturale a quella cross-culturale o multi-culturale. È altresì fondamentale conoscere le diverse modalità utili ad affrontare i processi di negoziazione nei diversi ambiti, lavorativi e non. Anche a fronte di scelte che implicano assunzioni di responsabilità e conflitti tra valori»..

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