A partire da un’idea sviluppata con Siagri, al lavoro il Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche con il professor Snidaro

Veridicità e valore di una notizia pesati da un algoritmo

Progetto di ricerca per un sistema con intelligenza artificiale, avviato dall’Ateneo con l’agenzia di stampa Ti Lancio edita da Froogs

Un algoritmo già ideato e ora una ricerca universitaria lunga un anno per svilupparlo ulteriormente, aggiungendoci le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Obiettivo: una soluzione intelligente e automatizzata per il mondo della comunicazione, in grado cioè di dare a ogni contenuto un indice di notiziabilità applicando gli storici criteri del giornalismo di qualità.

È la complessa e avvincente scommessa che sta dietro alla collaborazione avviata tra l’Università di Udine, con il Dipartimento di Scienze Informatiche, Matematiche e Fisiche, e l’agenzia di stampa Ti Lancio edita da Froogs Srl. La società proprietaria dell’algoritmo sviluppato insieme a Roberto Siagri, fondatore e già amministratore di Eurotech, è guidata dalla giornalista Francesca Schenetti e ha guardato all’ateneo friulano per dare una svolta a un progetto che integra informazione giornalistica e raffinata tecnologia.

“Deep learning for Press News Analysis” è il progetto di ricerca che, sostenuto da Froogs, sarà guidato all’interno del Dipartimento dell’ateneo dal professor Lauro Snidaro, docente associato di Informatica. «Un progetto stimolante, che permetterà di lavorare in uno dei rami più affascinanti dell’intelligenza artificiale, quello legato all’analisi e alla comprensione del linguaggio naturale. I recenti progressi nell’ambito delle reti neurali hanno consentito di fare dei passi da gigante nel lungo cammino della ricerca orientata a conferire al calcolatore capacità risolutive tipiche dell’intelligenza umana. Questa collaborazione permetterà di lavorare su notizie di stampa per valutarne qualità e veridicità e l’auspicio è di giungere a risultati significativi», ha affermato il professor Snidaro.

«È una ricerca che interessa molto l’Università di Udine perché risponde appieno alla terza missione di un ateneo nato per essere un volano di crescita e di sviluppo del suo territorio di riferimento, anche collaborando con il suo tessuto produttivo – ha affermato il rettore Roberto Pinton, presente oggi alla firma dell’atto -. Inoltre, questa ricerca mette insieme due mondi che da sempre sosteniamo possano collaborare e trarre beneficio l’uno dall’altro: quello umanistico e quello tecnico-scientifico».

«Molto soddisfatto» della partnership si è detto Siagri, convinto che «l’algoritmo già messo appunto può trovare nell’intelligenza artificiale un alleato per una sua efficace e innovativa implementazione».

«L’infodemia che ha imperversato in questi ultimi anni è l’ennesima riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, della necessità che il giornalismo professionistico ritorni a riappropriarsi del proprio valore, fatto di rigore e qualità. Un obiettivo perseguibile anche utilizzando sapientemente la tecnologia, non solo per diffondere la notizia ma, in precedenza, per valutarne attendibilità e spessore – sostiene Schenetti -. Per questo Froogs ha deciso di investire in questo progetto insieme all’Università».

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