Coinvolto il dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura

Recupero e successiva degradazione di farmaci dalle acque reflue

Al via il progetto nell’ambito del programma europeo Horizon 2020

L’Università di Udine è partner del progetto “Removal and Recovery of Pharmaceutical Persistent Pollutants from Wastewater by Selective Reagentless Process” (Recopharma) finanziato nell’ambito dell’azione Marie Skłodowska-Curie Research and Innovation Staff Exchange (Rise) del programmaeuropeo Horizon2020.

Al progetto,che parte il 1 gennaio 2018, partecipa, con Andrea Melchior e Marilena Tolazzi, il gruppo di Termodinamica e modellizzazione del dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell'Università di Udine. Il progetto Recopharma, coordinato dall'Università Autonoma di Barcellona, coinvolge, con l’ateneo di Udine, altri 7 partner, fra università, imprese e organismi, ovvero: Lunds Universitet (Svezia); Universite De Pau Et Des Pays De L'adour (Francia); Aeris Tecnologías Ambientales S.L. (Spagna); Europe For Business Ltd., EFB, (Gran Bretagna); Universidad de La Habana (Cuba); e Centro de Investigación y Desarrollo de Medicamentos, Cidem, (Cuba).

 
Andrea Melchior, responsabile della partnership per l’ateneo di Udine, spiega che l'obbiettivo del progetto è sviluppare e validare un nuovo processo di recupero e successiva degradazione di farmaci dalle acque reflue utilizzando approcci integrati che fanno uso di molecularly imprinted polymers, nanocompositi, e processi di ossidazione avanzati. Il gruppo di ricercadi Udine si occuperà, in particolare, di studi di assorbimento dei farmaci sui materiali sviluppati nel network mediante tecniche sperimentali e modelli computazionali.

Le attività congiunte di ricerca e sviluppo e innovazione previste sono in linea con gli obiettivi del Water Framework Directive per aumentare la qualità dell’acqua e con la politica di sviluppo della ricerca UE. Il progetto si svilupperà in un network di imprese e Università che ha lo scopo di aumentare e consolidare collaborazioni internazionali permanenti tra centri di ricerca e imprese attraverso lo scambio di ricercatori, know-how, culture del lavoro, training e capacity building e mutua cooperazione tra Paesi dell'Unione europea e Cuba. 

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