Il Dipartimento di Area Medica tra i protagonisti del progetto europeo IC-Health creato per “alfabetizzare” chi si rivolge a Internet per saperne di più su questioni sanitarie
Insegnare ai cittadini ad orientarsi sul web e a fare attenzione a ciò che si cerca e si trova in rete quando si parla di salute. Nasce con questi obiettivi, nel 2016, il progetto europeo IC-Health
(Improving digital health literacy in Europe-Horizon 2020) che in Italia ha coinvolto anche il
Dipartimento di Area medica (Dame) dell’Università di Udine. Otto i Paesi europei protagonisti, 35 i corsi on line ad accesso aperto (MOOCs - Massive Open Online Courses), e in otto lingue, sviluppati per favorire l’alfabetizzazione sanitaria digitale di specifiche categorie di popolazione attraverso le nuove tecnologie.
(Bambini, adolescenti, donne in gravidanza e allattamento, anziani e persone affette/a rischio di diabete di tipo 1 e 2).
«Il nostro team, grazie al prezioso lavoro del dott. Del Giudice, dottorando presso l’ateneo udinese, e di altri giovani collaboratori, ha contribuito al successo del progetto – spiega Silvio Brusaferro, direttore del Dipartimento di Area Medica dell’ateneo friulano -. Nello specifico, noi ci siamo occupati delle persone anziane over 60 con l’obiettivo di insegnare loro a utilizzare Internet in modo consapevole riguardo al proprio stato di salute e a valutare correttamente le fonti di informazione sanitaria digitali».
Un centinaio le persone cui sono stati sottoposti dei questionari valutativi, in fase iniziale, per saggiare le competenze rispetto all’utilizzo del pc, alla navigazione in rete e alla ricerca di informazioni sulla propria salute. Oltre al questionario anche Focus Group e Communities of Practice (CoPs) per riuscire ad individuare al meglio i possibili contenuti del Corso sulla base delle esigenze emerse dal campione, reclutato anche attraverso il Comune di Udine e l’Università della Terza età.
E mentre il progetto, a due anni dall’avvio, è in fase di chiusura, i
corsi sono disponibili online.