Cofinanziato dalla Regione Fvg con quasi 2 milione di euro

Navi da crociera del futuro, parte il progetto ‘Maestri’

Obiettivo, aumentare il vantaggio competitivo internazionale dell’industria navalmeccanica del Friuli Venezia Giulia

Sviluppare soluzioni progettuali e tecnologiche innovative per aumentare il numero di passeggeri delle navi da crociera a parità di stazza, arrivando a realizzare un ponte in più con 250 nuove cabine, pari a 500 passeggeri. È lo scopo del progetto Maestri (Macro-moduli abitativi e strutture integrate per navi da crociera) che vedrà impegnati per 21 mesi, nel settore delle tecnologie marittime, le università di Udine e di Trieste, la Marinoni spa (capofila) e la Fincantieri. L’obiettivo finale è aumentare il vantaggio competitivo internazionale dell’industria navalmeccanica del Friuli Venezia Giulia. Maestri ha un budget di circa 1 milione 989.900 euro, di cui 449.875 per l’Ateneo friulano, cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Fondo europeo per lo sviluppo regionale – Programma operativo regionale 2014-20.
 
Grazie a Maestri sarà possibile avere una piattaforma di nave da crociera con macromoduli-alloggi svincolati dalla struttura portante. Le tecniche di ottimizzazione delle prestazioni del sistema di produzione (lean management) e la prefabbricazione spinta utilizzata per l’allestimento di cabine e spazi delle aree pubbliche consentiranno di ridurre i tempi di realizzazione della nave. La riprogettazione delle cabine come macromoduli permetterà di diminuire l’altezza degli interponti e di aggiungere un ponte cabine a parità di volume della nave. In questo modo si ridurranno i pesi della struttura, il volume di ingombro degli impianti, i tempi e i costi di costruzione di nuove navi, e quelli di recupero e riammodernamento di quelle esistenti (refitting).
 
L’Università di Udine, con un gruppo di ricerca del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura (Dpia), si occuperà, in particolare, delle attività di ricerca industriale e di sviluppo indirizzate all’ingegneria della produzione. Tre gli ambiti di intervento: snellimento dei processi di produzione e assemblaggio; ottimizzazione strutturale statica con la realizzazione di un modello meccanico del modulo-cabina; ottimizzazione strutturale dinamica per garantire un comportamento vibrazionale adeguato a soddisfare i requisiti di integrità strutturale. Il team dell’Ateneo friulano è composto da Pietro Romano (coordinatore), Paolo Gardonio, Antonella Meneghetti, Antonino Morassi, Barbara Motyl e Marco Sortino.

 

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