Ultimo appuntamento degli incontri sulle biotecnologie mediche

L'anatomia patologica ieri, oggi, domani

Conferenza di Carlo Alberto Beltrami giovedì 31 ottobre,
alle 15, nell’aula magna dell'ateneo

L’evoluzione dell’Anatomia patologica negli ultimi 50 anni e i suoi possibili sviluppi per ottenere una diagnosi quanto più possibile personalizzata e capace di dare indicazioni su prognosi e terapia. Sono i temi al centro del seminario che Carlo Alberto Beltrami, direttore del Centro interdipartimentale di Medicina rigenerativa (Cime) dell’Università di Udine, terrà giovedì 31 ottobre, alle 15, nell’aula magna dell’Ateneo, in piazzale Kolbe 4 (via Chiusaforte) a Udine. L’appuntamento, intitolato “Presente, passato, futuro: osservazioni conclusive”, conclude la sesta edizione del ciclo di incontri sulle biotecnologie mediche organizzato dal Cime e dall’Azienda ospedaliero universitaria di Udine. Per informazioni: 0432 554245, formazione@aoud.sanita.fvg.it.

Al ciclo di conferenze hanno partecipato alcuni fra i maggiori studiosi della diagnostica anatomopatologica. Gianni Bussolati (Università di Torino) ha parlato del sistema neuroendocrino diffuso e del suo possibile collegamento tra i sistemi nervoso ed endocrino. Vincenzo Eusebi (Università di Bologna) ha illustrato l’utilizzo della genomica e della bioinformatica nella diagnostica dei tumori della mammella. Gaetano Thiene (Università di Padova) ha invece parlato della morte improvvisa nei giovani, spesso atleti, e dell’importanza delle nuove ricerche volte a ‘screenare’ i soggetti a rischio. Marco Chilosi (Università di Verona) ha spiegato i nuovi metodi utilizzati nella diagnosi anatomo-patologica. Giorgio Stanta (Università di Trieste) ha presentato le problematiche delle banche di tessuti biologici. Infine, Giovanni Lanza (Università di Ferrara) ha parlato dell’importanza dello screening del cancro del colon per una diagnosi precoce della malattia.

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