6 novembre 2008
Lo studio pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista “Immunity”
Scoperto il meccanismo che regola le reazioni dell'organismo alle allergie
Consentirà lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per le allergie
e di meccanismi di prevenzione alle reazioni di rigetto nei trapianti
Sviluppare nuove strategie terapeutiche per le allergie; indurre tolleranza da parte dell’organismo verso i tessuti degli organi trapiantati; bloccare reazioni immunitarie errate in malattie quali il diabete o la celiachia. Sarà da oggi possibile farlo anche grazie all’individuazione del meccanismo molecolare che regola l’inizio delle risposte immunitarie, ossia delle reazioni scatenate dalle allergie. La scoperta è stata effettuata da Giorgia Gri e Barbara Frossi del gruppo di Immunologia dell’ateneo di Udine, diretto da Carlo Pucillo, che opera nel dipartimento di Scienze e tecnologie biomediche e nel Centro di eccellenza Mati (Microgravity, aging, training and immobility) dell’Università di Udine, in collaborazione con l’Istituto dei tumori di Milano e con il National Insitute of health di Bethesda (Usa). L’importante studio è stato pubblicato oggi, giovedì 6 novembre, sulla maggiore rivista di immunologia, tra le principali in ambito biologico, “Immunity” (www.cellpress.com).
«Il sistema immunitario – spiega Pucillo – non soltanto è responsabile della difesa dell’organismo dagli attacchi dei patogeni, ma è anche fortemente autoregolato per evitare l’inizio di reazioni lesive nei confronti di organi vitali». Alcune risposte immunitarie, messe in atto dal sistema immunitario per proteggere l’organismo quando riconosce agenti estranei, «sono inibite – spiega Pucillo - da alcune cellule del sistema immunitario dette “linfociti T regolatori”». Essi sono fondamentali, dunque, per la regolazione (innescamento o inibizione) delle reazioni immunitarie. Il gruppo di ricerca del prof. Pucillo ha indagato proprio la capacità di questi “linfociti T regolatori” di influenzare le risposte autoimmuni e di interagire con le cellule responsabili delle reazioni allergiche (i mastociti).
In particolare «lo studio – precisa Pucillo - ha permesso sia di individuare il meccanismo molecolare alla base della regolazione, sia di rilevare un nuovo ruolo dei mastociti. È emerso che essi, oltre ad essere le cellule “regolatrici” delle allergie, sono in grado a loro volta di interferire con i “linfociti T regolatori”, contribuendo sia allo sviluppo della tolleranza, sia al controllo delle reazioni autoimmuni, sia all’innesco delle risposte immunitarie verso agenti patogeni».