Entra in fase esecutiva il progetto mondiale Cherenkov Telescope Array

Alla scoperta delle origini e del destino dell'Universo: astrofisici Uniud in prima linea

Alle Canarie e in Cile l’installazione dei due osservatori negli emisferi Nord e Sud della Terra

Cherenkov Telescope Array - CTA”, il progetto che coinvolge a livello mondiale oltre mille ricercatori, con l’obiettivo di osservare tramite telescopi parabolici i raggi gamma ad altissima energia provenienti dallo spazio profondo per indagare la genesi e il destino dell’universo, è pronto per entrare nella fase esecutiva. In questi giorni, infatti, il comitato internazionale CTA ha deciso, dopo mesi di attenti studi, di iniziare l’installazione dell’osservatorio astronomico nell’emisfero Nord della Terra a La Palma, nelle Canarie, presso l’Istituto di Astrofisica delle Canarie (IAC), in concomitanza con la scelta del sito dell’European Southern Observatory (ESO) di Paranal, in Cile, come punto d’installazione dell’osservatorio nell’emisfero Sud (l’annuncio lo scorso 16 luglio su “Nature”.

In questa fase di costituzione dell’osservatorio, per l’Università di Udine è presente a La Palma, con funzioni di “shift leader”, Barbara Biasuzzi, dottoranda di ricerca del gruppo coordinato da Barbara De Lotto, docente di Fisica sperimentale dell’Università di Udine, responsabile nazionale per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Magic, il grande telescopio a raggi gamma costruito a La Palma, a fianco del quale sarà ora collocato il primo dei grandi telescopi di CTA per la creazione dell’osservatorio. Il progetto globale consterà di oltre 100 telescopi di tre tipi: telescopi grandi, medi e piccoli, rispettivamente da 23, 12 e 4-6 metri di diametro.

Gli studiosi dell’ateneo friulano sono coinvolti nell’esperimento Magic sin dal 2004 e in CTA sin dall’inizio, in collaborazione con l’INFN, assieme alle sezioni de L’Aquila, Bari, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Roma1 e Roma2, Siena/Pisa, Torino, Udine/Trieste e università connesse. Con il team internazionale, lo scorso novembre proprio a La Palma, grazie ai telescopi Magic attivi nel sito, hanno potuto osservare un flusso eccezionale di raggi gamma provenienti da un buco nero massiccio che hanno fornito la possibilità di indagare la struttura e il meccanismo di funzionamento di un buco nero al centro della galassia.

Questa importante collaborazione internazionale coinvolge l’Università di Udine con i suoi ricercatori non soltanto dal punto di vista scientifico. La partecipazione a questi progetti rappresenta anche un’occasione unica per gli studenti dell’ateneo, in quanto potrà fornire loro l’opportunità di svolgere viaggi di studio e formazione nei due osservatori, come è già avvenuto nel 2012.

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