A cura di AIMI, DMIF e Conservatorio. Sostegno Comune, Regione e Fond. Friuli
Workshop del XXII Colloquio di Informatica musicale il 20 novembre al Conservatorio J. Tomadini a Udine. Altri eventi e concerti fino al 23 novembre.
“Risposta all'impulso. L'informatica musicale spiegata agli studenti di musica non elettronica” è il titolo del workshop di rilievo internazionale in programma a Udine, martedì 20 novembre, dalle ore 9:30 alle ore 18:30, nella Sala Vivaldi del Conservatorio statale di musica Jacopo Tomadini di Udine, nell'ambito del XXII CIM, Colloquio di Informatica Musicale, che si terrà nel capoluogo friulano, tra il Conservatorio e il Teatro San Giorgio, dal 20 al 23 novembre.
L’edizione 2018 del CIM, organizzata dall'AIMI, Associazione di Informatica Musicale Italiana, in collaborazione con UNIUD, Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche, e con il Conservatorio Tomadini, con il sostegno del Comune, della Fondazione Friuli e della Regione, rappresenta una preziosa occasione d’incontro umano e artistico tra musicisti e specialisti del settore della musica elettronica oltre che un’inusuale esperienza didattica per gli studenti del Tomadini.
L'evento, a ingresso libero, inizierà con l'intervento, dalle 9 alle 11, di Luca Cossettini dell'Università di Udine, sul tema “Musica ex machina”; dalle 11 alle 13 il compositore ed esecutore Roberto Girolin parlerà di “Scolpire il suono (natura, distorsione e trama narrativa): come orientarsi?”; dalle 14 alle 15.30 sarà la volta di Stephen Barrass, dell'Università del Nuovo Galles del Sud (Sydney), su “Make your own Sound Machine with MozziByte”. A seguire, dalle 15-30 alle 17.30, Andrea Valle dell'Università di Torino interverrà sul tema “Introduzione alla composizione algoritmica con SuperCollider”, e infine, dalle 18 alle 18.30, nella sala Udienze, intervento musicale degli allievi del Conservatorio Tomadini di Udine, che presenteranno brani in prima esecuzione assoluta per strumenti ed elettronica.
«L’appuntamento del CIM – spiega Stefano Bassanese, presidente Aimi - rappresenta da oltre quarant’anni un’imprescindibile occasione di confronto per la comunità dell’informatica musicale italiana. Il tema di quest’anno ci invita a riflettere sulla reciprocità della relazione suono/macchina e sulle molteplici implicazioni che hanno riscontro nella nostra esperienza quotidiana».
Nelle successive tre giornate verranno presentate 23 composizioni elettroacustiche tra acusmatiche, miste e videomusicali, 5 installazioni e ancora 4 workshop, 3 keynote speech, 44 comunicazioni scientifiche articolate in 3 sessioni demo, 3 sessioni poster e 4 sessioni speciali. Una novità di questa edizione del CIM, con il coordinamento generale del prof. Federico Fontana, docente di informatica al DMIF, è l’introduzione del premio Teresa Rampazzi alla più originale composizione elettroacustica selezionata dalla call for music, riconoscimento che affiancherà il premio Aldo Piccialli al contributo scientifico maggiormente innovativo nella ricerca sull’informatica musicale. Si è voluto così ricordare la figura della musicista veneta che, con grande passione, ha dato un contributo determinante alla formazione della prima generazione della musica informatica italiana.
«Le giornate dedicate a questa edizione rappresentano, inoltre – ha precisato Stefano Bassanese - un’opportunità di conoscenza e approfondimento attorno alle tecnologie della musica, oggi ambiti imprescindibili per affacciarsi concretamente a determinati mondi del lavoro»
Il ricco programma musicale si aprirà con un concerto inaugurale il 20 novembre al Teatro San Giorgio di Udine, alle 20.45. Musiche di Jean-Claude Risset a due anni dalla sua scomparsa, per tributare un sentito omaggio alla fondamentale figura del musicista–scienziato francese.
«A nome del Consiglio Direttivo AIMI ringrazio l’Università degli Studi di Udine e il Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine per aver voluto organizzare questo Colloquio ed in particolare Federico Fontana, Luca Cossettini, Nicola Buso e Roberto Barbieri. Il loro generoso impegno ha reso possibile la realizzazione del XXII CIM», ha concluso Stefano Bassanese.