Incontro del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale

Lingue minoritarie e ricerca linguistica in Friuli Venezia Giulia e nel Nordest

Convegno giovedì 26 e venerdì 27 maggio a Palazzo Antonini a Udine

“Lingue minoritarie e ricerca linguistica”. È il titolo dell’incontro di studio che si terrà all’Università di Udine il 26 (dalle 14.45) e 27 maggio (dalle 9), nell’aula M2 di Palazzo Antonini (via Petracco 8, Udine). Obiettivo del convegno è presentare studi su alcune lingue minoritarie parlate in Friuli Venezia Giulia – dal friulano al ladino, dallo sloveno delle Valli del Torre al Timavese, la varietà tedesca parlata a Timau – e nel Nordest e promuovere il confronto fra esperti. L’appuntamento è organizzato dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium). I lavori saranno trasmessi in streaming al link  

Giovedì 26 maggio, alle 14.45, aprirà l’incontro il saluto della direttrice vicaria del Dipartimento, Laura Pani. Seguiranno gli interventi di Ermenegildo Bidese e Romano Madaro (Università di Trento) e Federica Cognola (Università di Venezia). Il giorno seguente, venerdì 27 maggio, dalle 9, prenderanno la parola Federico Vicario (Università di Udine e presidente della Società filologica friulana), Roberto Dapit (Università di Udine) e Ruth Videsott (Libera Università di Bolzano).

L’iniziativa è parte di una serie di attività di ricerca che sono state promosse negli ultimi anni presso il dipartimento, in particolare, dal Laboratorio di comunicazione e linguistica, e dalla sezione interna al laboratorio, l’Osservatorio sulle minoranze linguistiche del Friuli Venezia Giulia. Questi studi hanno riguardato la comunità di Sauris/Zahre, quella di Timau, nonché le comunità friulane all’estero, grazie alle ricerche legate al progetto “Valori identitari e imprenditorialità”. I progetti in corso hanno come obiettivo la descrizione delle diverse varietà oggetto d’indagine, anche sul piano storico, l’indagine sociolinguistiche e il supporto alle comunità dal punto di vista della pianificazione linguistica, la documentazione linguistica, la digitalizzazione e la ricerca sui più antichi documenti scritti nelle diverse lingue minoritarie.

Tra gli argomenti affrontati nel corso del convegno figurano argomenti nell’ambito della linguistica teorica e descrittiva, in quello della linguistica storica, della storia linguistica delle comunità, della sociolinguistica e della pianificazione finalizzata alla conservazione delle varietà minoritarie, oggi sempre più minacciate dalla diffusione delle lingue standard. «Sono proprio i processi storico-sociali che stanno coinvolgendo le minoranze linguistiche – spiega il coordinatore del convegno, Francesco Costantini, associato di Glottologia e linguistica e organizzatore dell’incontro di studio – a motivare l’interesse per il loro studio, sia come campo di prova nell’indagine della variazione e del mutamento linguistico, sia per comprendere quali strategie possano essere adottate nel tentativo di mantenere e promuovere un patrimonio immateriale fragile quale quello delle varietà linguistiche locali e regionali».

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