I corsisti della II edizione “Gemona, epicentro di saperi. Comunicare l’emergenza, riceverla, trasmetterla” presentano la loro esperienza
Sapere, questione di vita o di morte durante un’emergenza. Chiave della prevenzione prima e del ripristino della normalità dopo. Le persone colpite da un terremoto, da un’alluvione o da un qualsiasi evento eccezionale hanno bisogno di acqua, energia elettrica, cibo, buoni collegamenti, ma anche di capire cosa sta succedendo per fare la decisione giusta. In una parola: di informazioni. Ma come trovarle e soprattutto come comunicarle non può essere questione di improvvisazione. Da questa suggestione ha preso il via la seconda edizione della summer school dell’università degli studi di Udine, “Gemona, epicentro di saperi. Comunicare l’emergenza, riceverla, trasmetterla”.
E sabato 29 luglio, alle ore 9 a Palazzo Boton in Piazza del Municipio a Gemona, sarà presentato, dai corsisti stessi, durante una tavola rotonda, il Vademecum per la comunicazione durante l’emergenza. Il risultato di una settimana di confronti e laboratori con i massimi esperti del settore che hanno ispirato e affiancato gli studenti della summer school, provenienti da tutta Italia. L'incontro è aperto al pubblico.
Tra lezioni frontali e laboratori quest’anno sono arrivati nel comune, simbolo della ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del ‘76, relatori di importanza assoluta nel settore: il giornalista Toni Capuozzo, il presidente della commissione di disciplina dell’Ordine dei giornalisti FVG Guido Baggi, la responsabile dell’ufficio stampa del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Francesca Maffini, l’informatico umanista Tommaso Mazzoli, la PR Operations Manager di Amazon Elena Cottini, il generale Vincenzo Santo, già capo di stato maggiore delle missioni Nato nei Balcani e in Afghanistan, Antonio Pignatto, formatore professionista specializzato in psicologia dell’emergenza e psicotraumatologia, Costantino Cipolla, già docente di Sociologia della salute all’Università di Bologna e autore di testi sulla complessità epistemologica, informazionale e relazionale della web society.
La summer school è sostenuta dal comune di Gemona e organizzata assieme al Laboratorio internazionale della comunicazione. Amazon ha offerto 5 borse per studenti provenienti dalle aree del recente sisma. Alla tavola rotonda prenderanno parte i docenti del corso e del comitato scientifico della summer school Mauro Pascolini, Nicola Strizzolo, Tommaso Mazzoli e Stefano Grimaz, del comitato scientifico della summer school, nonché delegato per l'edilizia, strumentazione e prevenzione dell'Università di Udine. Per il Comune interverrà l’assessore Giovanni Venturini. Saranno presenti anche Serena Pellegrino, vicepresidente della Commissione ambiente della Camera, l’avvocato Guglielmo Cevolin, presidente Historia e docente di Istituzioni di diritto pubblico di Uniud e il giornalista Piero Cargnelutti.
Quest’anno alla Summer school hanno preso parte Marco Candolini, Nicola Bruzzesi, Francesca Coricelli, Elisa De Mori, Marco Luchin, Federica Nardi e Silvia Serafini.
Grande è stata la collaborazione e la partecipazione dell’Ordine dei Giornalisti, sia alla didattica che alle attività in aula.
Il Sindaco Paolo Urbani, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “È una grande eredità che vogliamo lasciare a tutta la nazione ed è un grande patrimonio di conoscenza che non vogliamo vada dispero e che anzi vogliamo portare a conoscenza di tutti affinché altre tragedie non si ripetano. Gemona ieri capitale del terremoto, oggi non solo capitale della ricostruzione ma anche della conoscenza apre a tutti questa grane possibilità unitamente all’università di Udine e al Laboratorio Internazionale e vuole essere esempio ma con questa grande iniziativa vuole anche restituire seppure in piccola parte quella grande solidarietà che ha ricevuto 40 anni fa”.
Chiude Nicola Strizzolo, Docente dell’Università degli Studi di Udine, Direttore della Summer e vice presidente del Laboratorio Internazionale della Comunicazione: “Siamo grati una volta ancora alla comunità di Gemona assieme alla quale siamo riuscita ancora a portare un progetto di successo, in questo caso di didattica e laboratori rivolti ad operatori della comunicazione o interessati a come comunicare e informare nell’emergenza. E’ emerso un grande bisogno di sapere comunicare in questo settore, come evidenziato anche dall’intensa partecipazione dei giornalisti. Il prossimo anno punteremo al mondo della scuola sempre difronte all’emergenza del terremoto”.