Realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell'Ateneo
In occasione della commemorazione per il centenario della Grande Guerra, e per chiudere il cerchio attorno a questi cinque anni di eventi che lo hanno caratterizzato, Cervignano Film Festival (18-23 settembre) nella serata inaugurale del 18 settembre presenta il documentario "Dalle rovine della Grande Guerra, le nuove chiese sul Lungo Piave".
Realizzato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell'Università di Udine e l'Associazione Kinoatelje, il lavoro restituisce un'analisi attenta e ricca di spunti critici per la valorizzazione di un territorio. In sala saranno presenti la regista Monica Pregnolato e il direttore delle musiche originali Sandro Savarese.
Giunto alla sesta edizione, Cervignano Film Festival è dedicato al “cinema del confine e del limite”. «Limite geografico, innanzitutto – dice il direttore artistico del festival, Marco Comar -, dato che la regione Friuli Venezia Giulia è per definizione confine e crocevia di popoli e di culture. In particolare Cervignano del Friuli, la cittadina che ospita la manifestazione, fino al 1915 fu l’ultimo avamposto dell’impero asburgico (il fiume Ausa divideva Austria e Italia): naturale, dunque, che l’intento del Festival sia promuovere l’amicizia fra i popoli e lo scambio culturale attraverso il linguaggio universale dell’arte. Ma il focus sarà anche sul limite e confine fra il cinema e le altre arti: scopo della rassegna, infatti, è quello di studiare l’ibridazione dei linguaggi come strumento ideale per raccontare e interpretare il mondo d’oggi».