Nel cuore della Carnia fino a domenica 8 ottobre

"Amanti. Passioni umane e divine”: a Illegio si parla d'amore

Quarantadue opere da importanti musei pubblici e collezioni private

Toccare le corde più profonde dell’animo umano. Con questo intento il Comitato di San Floriano propone ogni anno nel paesino di Illegio, nel cuore della Carnia, itinerari di arte e di fede incentrati sui temi fondamentali del pensiero cristiano e sulle domande più profonde che scuotono l’uomo d’oggi. Uno dei principali obiettivi del Comitato è proprio quello di favorire l’incontro tra cultura, arte e fede: ogni anno una nuova esposizione, accompagnata da una ricca serie di appuntamenti culturali e spirituali, anima il piccolo paesino, con eco di livello nazionale ed internazionale.
 
Amanti. Passioni umane e divine” è il titolo della mostra che sarà visitabile quest'anno fino a domenica 8 ottobre nella Casa delle esposizioni. La rassegna, organizzata dal Comitato di San Floriano e curata da don Alessio Geretti, è un'indagine sull'iconografia dell'amore di coppia articolata su quattro cicli narrativi e una parallela ricerca iconografica intorno al tema dell'amore, che attraversa la storia dell'arte occidentale. 
 
I visitatori potranno ammirare quarantadue opere, tra cui alcuni prestigiosi capolavori provenienti dall'Italia e dall'estero (Austria, Croazia, Svizzera, Ungheria, UK), da importanti musei pubblici e da collezioni private, attraverso un percorso suggestivo e raffinato per la rarità di alcune iconografie e per l’intensità dei temi.
 
Le opere, scelte in un arco temporale di sette secoli (quella più antica, Storie di Santa Caterina d'Alessandria del Maestro della strage degli Innocenti di Mezzarata, risale al 1320 circa; la più recente, Amanti di Gyula Benczúr, è datata 1919), riconducono a cinque fonti principali quali la mitologia classica, la Sacra Scrittura, le vite dei santi, la letteratura cavalleresca e romantica, il teatro, e immergono il visitatore in una profonda meditazione sull'amore, nel suo rapporto tra materia e spirito, tra gioia e tormento, tra la vita e la morte.
 
«A Illegio - spiega don Geretti - attraverso il tocco delicato delle tavole dorate del Medioevo, o dei profili divini del Neoclassico, o con i brividi impetuosi dei chiaroscuri del Barocco e del Romanticismo, potremmo davvero tutti percepire ancora l’importanza di una domanda centrale, poiché chi sa amare sa vivere». Per maggiori informazioni e per le prenotazioni si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica mostra@illegio.it, telefonare al numero 0433 44445 o visitare il sito internet.
 

 

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