Exploit della valutazione degli insegnamenti all’università di Udine. L’attività di valutazione della didattica, cominciata a Udine già nel 1996, negli ultimi otto anni ha registrato un costante incremento, fino ad arrivare quest’anno a valutare 3.100 discipline dell’ateneo friulano, pari al 98,3% di quelle attivate. Numeri che pongono Udine tra gli atenei più sensibili e attenti alle procedure di valutazione e contribuisce a consolidare e garantire la ricchezza e la qualità delle proposte formative offerte agli studenti. Nel corso dell’anno accademico 2006-2007 sono stati somministrati circa 70 mila questionari fra lauree triennali e specialistiche, a cui vanno aggiunti i percorsi formativi post-laurea come master, scuole di specializzazione e corsi di perfezionamento e aggiornamento.
“Una percentuale di valutazione degli insegnamenti così elevata - dichiara il professor Piero Pinamonti, presidente del Nucleo di valutazione dell’ateneo, l’organo che ha fornito le indicazioni per la realizzazione del questionario che è stato preparato dal Centro di programmazione, sviluppo e valutazione dell’ateneo – mette in evidenza la diffusione verso una cultura “positiva” della valutazione, anche grazie alla professionalità e alla sensibilità dei docenti, attenti e interessati a ricevere le preziose opinioni degli studenti, destinatari delle attività didattiche e componente attiva e fondante del mondo universitario”.
E sono proprio gli studenti, infatti, attori e spettatori allo stesso tempo del momento didattico, puntualmente stimolati e sensibilizzati dal corpo docente, ad essere i protagonisti delle valutazioni. Ogni studente, in prossimità della fine di ogni corso seguito, ha avuto la possibilità di compilare un questionario composto da 19 domande (9 sull’insegnamento e una parte destinata ai commenti liberi) e formulato secondo canoni differenti in relazione ai diversi percorsi di applicazione. Le attività di valutazione sono un ulteriore strumento a disposizione dei presidi delle facoltà per monitorare e migliorare l’offerta didattica e rappresentano un momento di crescita per l’università nel suo complesso”. L’attività di valutazione continuerà nell’anno accademico 2007-2008. “Le iniziative per perfezionare ulteriormente le operazioni di valutazione proseguono – conclude Pinamonti - perché i risultati conseguiti sono anche uno stimolo ulteriore per proseguire lungo la strada della qualità”.