Lo scorso 10 giugno la firma dell’accordo a palazzo Florio
Università di Udine e Ada di Baku: collaborazione per lo studio e la ricerca
Prima azione frutto del dialogo avviato
con la visita istituzionale dell’Ateneo friulano in Azerbaijan
L’Università di Udine e l’azera Ada University di Baku hanno avviato una collaborazione negli ambiti economico, manageriale e delle lingue straniere. Il progetto di collaborazione prevede, nei prossimi anni, la realizzazione di un periodo di formazione, perfezionamento o svolgimento della tesi di laurea per almeno due studenti di Udine a Baku e di altrettanti studenti dell’ateneo di Baku presso l’ateneo friulano e la collaborazione scientifica fra i docenti delle due università per la realizzazione di progetti di ricerca comune. L’accordo per questo progetto è stato sottoscritto lo scorso 10 giugno a palazzo Florio dalla delegata all’internazionalizzazione dell’ateneo friulano, Antonella Riem, dal prorettore alle relazioni internazionali dell’Ada university di Baku, Patrick Quinn, alla presenza del direttore del Dipartimento di scienze economiche e statistiche, Andrea Moretti.
«Negli ultimi vent’anni – fa notare Andrea Moretti – i confini della ricerca e della didattica del nostro ateneo si sono ampliati e oggi vanno ben oltre al vicino est Europa che fino a non molti anni fa, rappresenta il naturale bacino di internazionalizzazione dell’ateneo friulano». In merito all’accordo, Antonella Riem ha evidenziato come «è necessario offrire una formazione che permetta, ai singoli studenti, sia la possibilità di attuare delle scelte professionali, sia di sviluppare quelle capacità di “imparare a imparare”, perché solo così i laureati di Udine potranno affrontare, con strumenti adeguati, il contesto complesso in cui opereranno nel breve e nel lungo termine».
«Nel nostro progetto di formazione - ha evidenziato Parick Quinn - vogliamo innanzitutto formare persone che pensano e poi bravi professionisti nelle varie discipline, tanto che il primo anno della formazione quadriennale è focalizzato su elementi trasversali di formazione umanistica, culturale nonché logica. Solo così potremmo costruire una generazione che in Azerbaijan dovrà affrontare il periodo successivo alla contrazione delle disponibilità di risorse petrolifere stimato nei prossimi 20 anni». L’accordo è un primo risultato del dialogo avviato lo scorso aprile dal rettore Alberto Felice De Toni con la visita istituzionale nella capitale dell’Azerbaijan.