Un futuro per la Stella Matutina di Gorizia: accordo tra ateneo di Udine e Soprintendenza
A disposizione un milione 250mila euro per la riqualificazione
Svolta per il futuro della Stella Matutina, il vecchio cinema-teatro in via Nizza 36, un edificio parte della storia della città di Gorizia. Grazie a un accordo, l’Università di Udine e la Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia avvieranno la ristrutturazione dell’edificio, avvalendosi del finanziamento di 1 milione 250 mila euro che l’allora Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo aveva stanziato per la messa in sicurezza e il restauro del vecchio cinema nel 2018 con decreto del 19 febbraio. L’ateneo aveva acquisito una porzione di circa 2.500 metri quadri del complesso Stella Matutina dalla Compagnia di Gesù nel 2006. L’area sarebbe dovuta diventare una cittadella universitaria. Un progetto rimasto sulla carta a causa della mancanza di fondi
La convenzione stabilisce gli interventi urgenti da realizzare in ordine di priorità, a partire dalla messa in sicurezza delle strutture e la rimozione delle macerie, per continuare con il rilievo e l’analisi dello stato attuale, le indagini diagnostiche, la verifica della vulnerabilità sismica e del rischio archeologico, le indagini geologiche, la riduzione della vulnerabilità sismica, il consolidamento, il restauro delle strutture superstiti e il restauro e la rifunzionalizzazione del complesso, nei limiti della disponibilità delle risorse finanziare. Il pagamento dei lavori rimarrà in capo alla Soprintendenza, che eserciterà i suoi compiti istituzionali di tutela nel merito delle scelte progettuali. Da parte sua l’Università invierà, entro due mesi dalla firma dell’accordo, il cronoprogramma degli interventi.
“Questo accordo – sottolinea il rettore Roberto Pinton – che vede l’università farsi carico di tutti gli oneri connessi alla predisposizione delle procedure di gara e alla responsabilità del coordinamento dei lavori, è un ottimo segnale sia per la presenza dell’ateneo in città che per l’intero territorio, anche in vista del 2025, anno in cui Gorizia sarà Capitale Europea della Cultura con Nova Gorica”.
“Ritengo molto importante questo accordo – dichiara la Soprintendente Simonetta Bonomi – che vede la concreta e stretta collaborazione tra Istituzioni pubbliche che uniscono le loro competenze e le loro risorse per il fine comune del recupero di un importante edificio storico in stato di grave abbandono e per il ripristino del decoro suo e dell’intera città”.
“Siamo giunti alla messa in sicurezza e riqualificazione di un'area centrale per la città, su cui insistono importanti luoghi di formazione e di aggregazione – evidenzia il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna -. Una porzione degradata vedrà una progressiva rinascita in un momento importante che ci condurrà ad essere con Nova Gorica Capitale Europea della cultura nel 2025. Ringrazio l'Ateneo udinese e la Soprintendenza, insieme al Governo nazionale, per la sensibilità dimostrata nella comune consapevolezza di remare tutti nella medesima direzione”.