Provvedimento varato da CdA e Senato accademico, condiviso dal Consiglio degli studenti

Tasse 2011-12: forte riduzione per matricole meritevoli e iscritti al primo anno delle lauree magistrali

Seconda rata azzerata per i diplomati con 100/100, ridotta del 75 per cento
per i diplomati con voto da 95 a 99 e per i laureati con 110/110
che si iscrivono alla magistrale

Il rettore Compagno: «Premiamo capacità e merito e affermiamo anche
il ruolo sociale dell’università»

Non solo nessun aumento delle tasse universitarie, ma anche una forte riduzione dell’importo della seconda rata per gli immatricolati al primo anno di corso di laurea che si sono diplomati con punteggi brillanti e per gli studenti che si iscrivono alla laurea magistrale dopo aver conseguito la triennale con ottimi punteggi. E ancora, reintroduzione della figura dello studente lavoratore, anche per gli iscritti al primo anno di corso, che potranno così godere di una sensibile riduzione della seconda rata delle tasse. L’Università di Udine investe sul merito e per l’anno accademico 2011-2012 mette in campo una politica di forte attenzione agli studenti e alle loro famiglie. Il manifesto delle tasse universitarie per il prossimo anno accademico, condiviso con il Consiglio degli studenti, è stato varato all’unanimità dal Senato accademico, nella seduta di oggi, e dal Consiglio di amministrazione, riunitosi ieri.
 
«Messo in sicurezza il bilancio – sottolinea il rettore Cristiana Compagno –, la prima azione di sviluppo dell’ateneo si concentra su politiche in grado di premiare capacità e merito. Nel contempo affermiamo anche il ruolo sociale di un’università attenta alle esigenze di formazione dei giovani e alle difficoltà economiche delle famiglie. L’obiettivo finale è quello di attrarre e valorizzare le migliori giovani energie del territorio e non solo, puntando a far permanere gli studenti più bravi a Udine anche per la laurea magistrale».
 
Nel dettaglio, il provvedimento prevede dunque tasse invariate rispetto all’anno scorso. Non ci sarà infatti neanche l’adeguamento all’indice Istat dell’inflazione. Inoltre, e questa è la novità, le matricole dell’Università di Udine che si sono diplomate con il massimo dei voti, 100/100, non pagheranno la seconda rata delle tasse (prima la riduzione era del 60 per cento). La seconda rata sarà invece ridotta del 75 per cento (prima era del 30 per cento) per i diplomati con un punteggio da 95/100 a 99/100.
 
Analogo intervento sull’importo della seconda rata è stato effettuato nei confronti di chi ha conseguito con ottimi punteggi la laurea triennale e intende iscriversi al primo anno di una laurea magistrale. I laureati con 110/110 avranno una riduzione del 75 per cento (anziché del 60 per cento), mentre per gli altri meritevoli con punteggi leggermente inferiori la percentuale di esonero è stata portata dal 30 al 50 per cento. Infine, seconda rata unica di 520 euro per tutti gli studenti lavoratori, autonomi o dipendenti, anche a tempo determinato.
 
Quest’anno l’importo delle tasse va da un minimo di 590 euro (di cui 124,62 euro di tassa regionale per il diritto allo studio e di imposta di bollo), a un massimo di 1525 euro da pagarsi in due rate. La prima rata, di 590 euro, è uguale per tutti e va versata al momento dell’iscrizione, mentre l’importo della seconda dipende dalle condizioni di reddito e di merito e dev’essere pagata entro il 30 aprile 2012. Ulteriori informazioni su tasse, contributi e requisiti per le riduzioni saranno disponibili sul sito internet dell’ateneo dal 13 luglio, data di avvio delle immatricolazioni per l’anno accademico 2011/12.
 
«Lo scorso anno – spiegano Corrado Coppa e Massimo Ceccon, presidente e vice presidente del Consiglio degli studenti, nonchè rappresentanti degli studenti nel Senato accademico il primo e nel CdA il secondo – ci siamo concentrati sulle riduzioni per reddito, incrementandole e ampliando la platea di studenti che possono beneficiarne. Quest'anno abbiamo puntato sulle riduzioni per merito dei nuovi immatricolati alle lauree triennali e magistrali. Crediamo che queste siano le direttrici da seguire anche in futuro: riduzioni per reddito, per garantire il diritto allo studio, e riduzioni per merito, per premiare gli studenti più bravi».
 

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