Presentato “Unebook per Amatrice”, con la donazione di 20 Kindle
Ateneo e Amazon insieme per donare una biblioteca digitale ad Amatrice
Il progetto, ideato da studenti e docenti, consente di donare libri digitali alla popolazione della città colpita dal sisma
Donare una biblioteca digitale alla città di Amatrice. È l’obiettivo del progetto “Unebook per Amatrice”, ideato da docenti e studenti dei corsi di laurea triennale e laurea magistrale in Relazioni pubbliche e Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni dell’Università di Udine, per cui Amazon, multinazionale statunitense tra le più grandi al mondo di commercio elettronico, ha deciso di aderire donando 20 lettori di ebook Kindle Paperwhite.
Gli studenti hanno creato una piattaforma online attraverso la quale chiunque potrà donare un ebook di sua scelta ai cittadini di Amatrice. Tutti i titoli acquistati sul portale messo a punto dall’Università di Udine saranno caricati sui Kindle donati da Amazon, che ha inoltre fornito agli studenti dell’ateneo friulano coinvolti nell’iniziativa delle gift card per consentire loro di donare i loro libri preferiti alla nuova biblioteca digitale di Amatrice.
I Kindle, attraverso un tour di eventi culturali all’insegna del dono, verranno consegnati ad Amatrice 2.0, associazione di giovani impegnata nella ricostruzione della comunità e del territorio, partner nel progetto che gestirà le donazioni nel web. Maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di donazione dei libri sono disponibili sul portale http://unebook.uniud.it.
Il progetto è stato presentato lo scorso 14 febbraio, nella sede goriziana dei corsi di laurea in cui è stato ideato il progetto. Nell’occasione Amazon ha consegnato i Kindle. «Stiamo realizzando un sogno – ha detto Nicola Strizzolo, docente promotore del progetto laboratoriale e direttore della Summer School sul terremoto dell’ateneo di Udine -. Quello di aiutare concretamente un territorio colpito oggi dal terremoto come quaranta anni fa il nostro. Lo facciamo imparando insieme, attraverso un laboratorio didattico trasversale a più corsi di laurea, che unisce didattica, ricerca e azione, e confrontandoci con il team PR di Amazon in Italia».
Il progetto, infatti, è un campo di prova e di sviluppo di competenze pratiche per gli studenti di relazioni pubbliche e comunicazione, per capire come operano, come lavorano e su quali meccanismi operativi si fonda l’attività di realtà come quella di Amazon.
«Le attività di ricerca e di didattica attive presso il polo universitario goriziano si incontrano in questo promettente progetto di solidarietà – ha aggiunto Antonina Dattolo, responsabile per la parte web del progetto, direttrice del Laboratorio di ricerca sul web sociale, adattivo e semantico Sasweb – che parte dal nostro territorio per estendersi al resto d’Italia. Il nostro obiettivo è la creazione e il dono ad Amatrice di una biblioteca digitale 2.0, i cui titoli siano scelti da ognuno di noi».
«Per noi questa donazione – ha dichiarato Giulia Poli, Head of Kindle Content per Amazon in Italia – ha un significato particolare, in linea con la nostra mission volta ad estendere il più possibile l’accessibilità alle opportunità che siamo in grado di offrire. I kindle nascono con la finalità di portare la lettura digitale e facilitare, anche nei luoghi più remoti, l’accesso alla cultura sfruttando la comodità di un archivio digitale. In questo caso ci permetteranno di donare una biblioteca elettronica alla città di Amatrice, duramente colpita dal terremoto dello scorso agosto».
«Per noi, che siamo partiti in pochissimi – dice Maurizio Cavezza, presidente di Amatrice 2.0 –, arrivare a collaborare con un’Università importante e con Amazon per perseguire gli obiettivi dell’associazione è motivo di orgoglio. Crediamo moltissimo in questo progetto perché siamo sicuri che sarà estremamente utile e siamo felici di contribuire insieme al suo successo. Ringraziamo la buona volontà di tutte le persone coinvolte dell’Università di Udine, di Amazon e del Comune».
Alla presentazione sono intervenuti anche Tommaso Mazzoli, docente di comunicazione mobile e nuovi media, e Marco Corbatto, dottorando nello staff del progetto. «I nuovi strumenti digitali – ha sottolineato Mazzoli - possono dimostrarsi utili anche nell’emergenza. Lì dove è impossibile ricreare in tempi brevi una biblioteca possiamo portare i Kindle, lettori di ebook di Amazon, che permettono la lettura di quei libri elettronici che verranno donati attraverso la nostra campagna di sensibilizzazione». «Il progetto – ha aggiunto Corbatto – è un esempio concreto di didattica attiva e trasversale, un laboratorio in cui ognuno ha contribuito con competenze diverse per lo stesso nobile obiettivo».
Il progetto è stato inoltre accolto dal Comune di Gorizia che si è già mobilitato per aiutare a reperire i fondi per il trasporto e il viaggio ad Amatrice, anche con la collaborazione dell’Associazione Abruzzesi e Molisani. «Il Comune – ha sottolineato l’assessore Anna Bellan – ha voluto subito appoggiare questa iniziativa, che potrà idealmente contribuire ad alleviare le difficoltà che le università del centro Italia ora hanno nel reperire i libri e i materiali persi».
All’incontro hanno portato i saluti istituzionali Nicoletta Vasta, delegata del rettore per il polo di Gorizia, e Renata Kodilja, coordinatrice del corso di laurea triennale in Relazioni Pubbliche e del corso di laurea magistrale in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni. All’incontro erano presenti i rappresentanti di associazioni e aziende culturali locali, tra cui Croce Rossa Italiana Comitato di Gorizia, Club Unesco Gorizia, Fondazione Coronini Cronberg, èStoria, ForumConsumatori, Voxcons, Artisti Associati.
La donazione all’Università di Udine rientra nelle attività di “Amazon nella comunità” con cui Amazon dà il proprio contribuito per il bene delle comunità in cui risiedono e vivono i dipendenti e clienti, supportando cause e organizzazioni meritevoli.