Martedì 27 settembre a palazzo di Toppo Wassermann

Si inaugura la rassegna “Dialoghi”, con Giuseppe O. Longo e Giuseppe Tanzella-Nitti

Ideata e organizzata da Ateneo e Arcidiocesi di Udine, con la Fondazione Crup, per rilanciare lo strumento del dialogo

Rilanciare lo strumento del dialogo, quale mezzo per conoscere attraverso l’incontro e come strumento di lavoro in una società composita e complessa, in un tempo caratterizzato da forti tensioni e una crescente ansietà per il futuro. È l’obiettivo della rassegna “Dialoghi”, ideata e organizzata dall’Università di Udine con l’Arcidiocesi di Udine, in collaborazione con la Fondazione Crup, che si inaugura martedì 27 settembre con il primo appuntamento dal titolo “Sapere umanistico e sapere scientifico: prove di dialogo”, un dibattito con Giuseppe O. Longo e Giuseppe Tanzella-Nitti. L’appuntamento è alle 17 presso l’auditorium di palazzo di Toppo Wassermann, in via Gemona 92 a Udine. Presenteranno e introdurranno l’incontro Angelo Vianello e Luca Grion dell’Università di Udine.

L’incontro cercherà una risposta su come poter realizzare un dialogo fertile fra cultura scientifica e cultura umanistica. «La parcellizzazione dei saperi – spiega Gian Luca Grion - rappresenta un fenomeno tipico del Novecento. Essa ha consentito di acquisire grandi competenze specialistiche, ma ha anche ridotto la capacità di abbracciare i fenomeni nella loro ampiezza e di coglierli nella loro complessità; spesso barriere ideologiche tra i diversi ambiti del sapere hanno ostacolato un dialogo proficuo. Tuttavia, da sempre la ricerca scientifica si accompagna a grandi domande di senso, mentre la ricerca umanistica non può fare a meno di confrontarsi con i dati scientifici e con le sfide tecnologiche». 

Giuseppe O. Longo, professore emerito di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste, si occupa di intelligenza artificiale e delle conseguenze socioculturali dello sviluppo tecnico, temi sui quali ha pubblicato diversi saggi, tra i quali “Il nuovo golem”, “Homo technologicus”, “Il simbionte”, “Il senso e la narrazione”, “Homo immortalis” (con N. Bonifati), “Bit bang. La nascita della filosofia digitale” (con A. Vaccaro). Collabora a varie testate, tra cui “Avvenire”, “Prometeo”, “Doppiozero”, “Scienzainrete”. Ha pubblicato tre romanzi e dodici raccolte di racconti. Le sue opere sono tradotte in diverse lingue. È traduttore e attore (l’interpretazione più recente nel suo dramma “Farm Hall 45”, replicato a Firenze il 4 dicembre 2014). 

Giuseppe Tanzella-Nitti è professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Dirige il Centro di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede (disf.org) e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (sisri.it). Ha pubblicato oltre 20 libri e circa 150 articoli curando, insieme ad Alberto Strumia, il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, in 2 volumi. Ha diretto per quasi 20 anni la rivista internazionale di teologia “Annales theologici”. Ha recentemente pubblicato i primi due volumi di una Teologia fondamentale in contesto scientifico. È membro della Pontificia Accademia san Tommaso d’Aquino. È membro del Comitato di direzione del SEFIR e consulente della direzione dell’Istituto FAST presso l’Università Campus Bio-medico di Roma.

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