Firmato l'accordo a Palazzo Maseri
Scatto verso il Recovery Plan
Fondazione Friuli e Università di Udine rinnovano la convenzione: 800mila euro nel 2021 a sostegno di percorsi formativi e di ricerca per cogliere le opportunità di rilancio culturale, sociale ed economico nel post pandemia
L’immagine dinamica dello scatto rappresenta bene lo spirito con il quale si è costruito il rinnovo della convenzione tra Fondazione Friuli e Università di Udine, che vuole dare un contributo concreto alla lettura del contesto che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi e anni. L’accordo, di validità annuale e che mette a disposizione risorse per 800mila euro, è stato sottoscritto oggi a palazzo Antonini-Maseri dal presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e dal rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton, alla presenza dell’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen.
Significativa nella convenzione è l’introduzione di cinque assegni post dottorato, declinati sulle priorità del Recovery Plan. Questo è il primo pilastro di quattro. Il secondo è rappresentato dal sostegno a 20 borse di studio inserite in due importanti centri tecnologici in cui l’ateneo è impegnato: il Lab Village di Udine e la Lean Experience Factory 4.0 di San Vito al Tagliamento. Terzo pilastro è il completamento dei laboratori all’interno del Lab Village; con questo ulteriore finanziamento il totale degli investimenti fatti finora su questa struttura dalla Fondazione superare il milione di euro. Quarto pilastro, infine, è il potenziamento del placement attraverso nuove risorse destinate ad avvicinare al mondo del lavoro i neolaureati, in particolare quelli con titoli che richiedono tempi maggiori per il collocamento lavorativo. Attività, quest’ultima, che si inserisce nel più ampio progetto di orientamento scolastico che la Fondazione Friuli sostiene anche negli istituti superiori delle province di Pordenone e Udine.
“L’ateneo friulano rappresenta una voce fondamentale dello stato patrimoniale della regione – ha spiegato Morandini – e questa nuova convenzione si inserisce in un rapporto privilegiato che la Fondazione coltiva da sempre e che intende perseguire anche in futuro, per affrontare meglio una delicata fase così fondamentale per i decenni che ci attendono. Con il Recovery Plan ci troviamo di fronte a enormi opportunità per modernizzare e innovare non soltanto il modello produttivo locale, ma anche quello dell’istruzione e del welfare. È un’occasione che non possiamo permetterci di sprecare e la convenzione firmata oggi va proprio in questa direzione sostenendo idee e progetti che devono portarci in questo nuovo futuro. Colgo l’occasione anche per ringraziare la Regione con cui, in particolare sul tema della scuola e dell’università assieme all’assessore Rosolen, c’è una perfetta sinergia che andrà certamente ad arricchire e a potenziare ulteriormente gli investimenti che stiamo facendo”.
“La condivisione di questi progetti e l’importante sostegno della Fondazione – ha sottolineato il rettore Pinton - sono fattori essenziali per lo sviluppo della strategia del nostro ateneo in un’ottica che miri a integrare le attività accademiche con il contesto sociale ed economico-produttivo, contribuendo così a rafforzare lo slancio verso la ripresa che in questo momento il territorio richiede. Le azioni previste sono in linea con quelle predisposte a livello regionale per implementare i percorsi della formazione e favorire l’avvio dei giovani al mondo del lavoro”.
La convenzione prevede anche altri interventi importanti: dal sostegno confermato alla Scuola Superiore ai finanziamenti per il Corso di laurea triennale in Scienze e cultura del cibo e per quello in Ingegneria industriale per la sostenibilità ambientale; dai contributi per Erasmus e tirocini a quello per la campagna di scavi archeologici in Kurdistan.
“La presenza della Regione a questa importante firma – ha commentato l’assessore Rosolen - serve solo a sottolineare la regia che è stata creata su tutti gli interventi che possono aiutare il territorio a rispondere alle sfide che ci troviamo davanti. L’amministrazione regionale lavora per garantire che le risorse dei cittadini di cui dispone siano destinate alla crescita delle competitività del nostro territorio e ciò vale ancora di più quando i temi riguardano la formazione del ‘capitale umano’: accompagnare i giovani in tutto il loro percorso di diritto allo studio, garantire loro spazi di innovazione e sperimentazione che li proiettino verso il lavoro è il fine più importante che abbiamo. Con la Fondazione Friuli vogliamo accompagnare le istituzioni come l’Università di Udine a raggiungere questo obiettivo”.
A margine della firma della convenzione con l’Università e a ulteriore conferma dei notevoli sforzi fatti per il mondo della formazione, il presidente della Fondazione Friuli Morandini ha annunciato la conferma dei sostegni annuali al Consorzio universitario di Pordenone e al progetto Digital Storytelling Lab sempre dell’ateneo friulano.