L’incontro con le matricole nelle sedi di Udine
Ripartono le lezioni in presenza all'ateneo: il saluto a sorpresa del Rettore
Pinton: “Ricominciamo insieme nella nuova normalità, perché l’università è fatta di scambio e di confronto e non solo di ascolto”. Garantita anche la didattica a distanza. Pubblicate online le linee guida sulla sicurezza per studenti e docenti
All’Università di Udine lunedì 28 settembre sono ricominciate le lezioni in presenza per alcune migliaia di studenti, suddivisi nelle diverse sedi universitarie e il rettore Roberto Pinton ha voluto segnare questo momento importante e simbolico, dopo il periodo di chiusura, con una visita a sorpresa dedicata in particolare alle matricole che si apprestano a cominciare il nuovo anno accademico.
“C’è un po’ l’emozione da primo giorno di scuola – ha ammesso il rettore – anche perché dobbiamo entrare in confidenza con questo nuova normalità. Molti studenti stanno seguendo le lezioni da remoto grazie agli strumenti di cui disponiamo oggi che ci permettono di creare un nuovo tipo di comunità. È importante però ricordare che l’università è fatta di scambio e di confronto e non soltanto di ascolto. Il fatto di doverci abituarci a tenere le mascherine, a lavarci le mani spesso e a mantenere le distanze opportune, non deve limitare la creazione di un dialogo. Il mio invito – ha concluso Pinton – è quindi quello di partecipare, usufruire dei servizi dell’ateneo, entrare a far parte della comunità universitaria, magari diventare anche rappresentanti degli studenti in modo da discutere insieme come migliorare il nostro ateneo”.
La visita del rettore è iniziata alle 9 dal polo giuridico ed economico di via Tomadini, per proseguire al polo scientifico dei Rizzi e concludersi nella sede umanistica di palazzo Antonini. Tra i vari corsi di laurea, il rettore ha salutato i nuovi studenti di Andrea Garlatti e Marina Chiarvesio del Dipartimento di scienze economiche e statistiche, quelli di Pier Luca Montessoro del Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura, di Alessandro del Zotto del Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali e di Antonella Riem del Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società. Nei prossimi giorni il rettore visiterà anche le sedi di Pordenone e Gorizia.
Gli oltre 14mila posti delle 192 aule dell’ateneo sono stati dimezzati per garantire numerose lezioni in presenza. Per accedere alle lezioni gli studenti sono obbligati sia a prenotare il proprio posto sia a confermare la loro presenza a lezione. Ma la didattica continuerà ad essere somministrata anche in modalità online. “Non vogliamo che nessuno resti indietro – ha sottolineato il rettore – per questo abbiamo fatto tutto il possibile per garantire la ripresa in sicurezza. Sul sito dell’ateneo ci sono le linee guida per gli studenti e i docenti, le prenotazioni alle lezioni presto si potranno fare anche tramite l’app EasyUniud oltre che attraverso il sito web. All’entrata delle sedi universitarie ci sono i misuratori per la febbre, il gel e le mascherine a disposizione degli studenti. Se uno studente dovesse avere un malore siamo pronti a intervenire immediatamente con il nostro servizio protezione e sicurezza e con il medico competente di ateneo”.
Oltre all’attività didattica in presenza è prevista la riattivazione, seppur contingentata, di alcuni servizi agli studenti, quali aule studio e sale di lettura delle biblioteche. In particolare, tramite il web sarà possibile prenotare l’accesso alle Biblioteche dell’Ateneo e ai relativi servizi. Per quanto riguarda le aule studio, in via sperimentale, a partire dal 28 settembre sarà possibile accedere a quella di Palazzo Antonini e, successivamente, alle altre.
L’ateneo friulano conta oltre 15 mila studenti iscritti, di cui oltre mille a Pordenone, circa mille a Gorizia e 300 a Gemona del Friuli che frequentano 77 corsi di laurea e laurea magistrale, 27 laboratori e aule informatiche per 992 posti e 313 laboratori scientifici. I docenti sono 652, mentre 545 le unità di personale dirigente e tecnico amministrativo e bibliotecario.