Conversazioni aperte al pubblico il 7, 14 e 19 aprile
in via Margreth 3 a Udine
Ha saputo intrecciare esperienze grafiche diverse, operando una fusione fra pittura, grafica pubblicitaria e fumetto. L’artista friulano Renato Calligaro – che in carriera ha collaborato anche con giornali e riviste come Panorama, l’Espresso, La Repubblica, il Manifesto, Le Monde – sarà protagonista di tre “Dialoghi sull’arte” all’università di Udine. Il primo, su “L’invenzione del bello”, si terrà giovedì 7 aprile alle 18 nell’aula 7 del polo pedagogico di via Margreth 3 a Udine. Il ciclo di conversazioni, aperte a tutti gli interessati, è organizzato nell’ambito del Laboratorio delle attività espressive, tenuto da Roberto Dapit, del corso di laurea in Scienze della formazione primaria.
Incontri in cui «Calligaro – spiega il professor Dapit – spiegherà l’approccio antropologico ai problemi generali dell'arte, con una speciale attenzione alla funzione dell’arte nell’evoluzione della specie e alla sua condizione oggi, nell’epoca del dominio della tecnica».
Gli altri appuntamenti in calendario, stessa ora e luogo, si terranno il 14 aprile, quando Calligaro parlerà su “L’invenzione dell’arte”, e il 19 aprile, nel quale l’artista di Buia discuterà di “Avanguardia e mutazione antropologica.
Nato a Buja (Udine) nel 1928, Renato Calligaro è vissuto a lungo fin da bambino in luoghi diversi dell’America Latina, coniugando la formazione classica italiana con l’immaginario mitico sudamericano. L’esperienza europea e latinoamericana, l’esercizio di discipline diverse e gli interessi teorici hanno inscritto il suo lavoro nel “sistema della pluralità degli stili”. Nell’intreccio di esperienze grafiche diverse, Calligaro ha operato una fusione fra pittura, grafica pubblicitaria e fumetto. Come illustratore e vignettista di satira politica ha collaborato a numerosi giornali e riviste (Linus, Panorama, l’Espresso, La Repubblica, il Manifesto, Le Monde, Lotta Continua, Reporter, ecc.) e pubblicato libri da Feltrinelli e Rizzoli. Come teorico ha fondato e dirige la rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell’arte “TempoFermo”.